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campagne da cui prendere ispirazione

7 campagne digital di successo per trovare la giusta ispirazione

I brand nel tempo hanno acquisito una comunicazione di livello superiore con il proprio pubblico.

Il flusso comunicativo non è più solo unidirezionale: l’introduzione dei social e di diverse tecnologie hanno portano le aziende ad interfacciarsi con utenti che sentono la necessità di interagire direttamente con i brand. Esprimere preferenze, abbracciare valori condivisi, compiere azioni in prima persona.

Per un’azienda, comunicare a livello digital, è dunque fondamentale per poter raggiungere in modo più diretto il suo pubblico. Le campagne digital ottengono facilmente risultati migliori rispetto a quelle tradizionali perché il pubblico è dinamico: parla con il brand, interagisce e condivide contenuti, instaurando relazioni durature.

Ecco 7 campagne digital di successo che dovremmo ricordare.

Durex – My Sex My Way

Essere LGBTQ+ è molto più del semplice sesso. Ma in che modo l’intimità fisica può influire sulla sicurezza della propria identità? Se lo chiede Durex che nel Regno Unito ha avviato un sondaggio sul sesso rivolto esclusivamente alla comunità LGBTQ+.

Nella sua campagna di sensibilizzazione #MySexMyWay il brand intende raccogliere storie, pensieri, frustrazioni e testimonianze per realizzare la sua missione di promuovere nel Paese l’accettazione di ogni diverso sé sessuale. Educazione sessuale, salute, appuntamenti, espressione della propria sessualità sono i temi e le sfide che Durex affronta insieme alla comunità per infondere maggiore fiducia e superare i limiti personali e sociali.

La campagna, tutta digital e ideata da Havas London, è in partnership con le app di incontri Her e Grindr, comparendo prevalentemente negli spazi LGBTQ+.

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Rolling Stone – Rockin’ Mamas

“Ecco l’unica vera rockstar dell’anno”. Per la festa della mamma Rolling Stone ha regalato un’anima da rockstar a tutte le madri. Sostenere infatti ritmi incessanti e frenetici è difficile e in questi due ultimi anni, causa pandemia, lo è stato ancora di più.

Reale ma anche ironica, la campagna firmata dall’agenzia VMLY&R Italy è stata lanciata sui canali social, mettendo in risalto la forza delle mamme. Il brand pone l’accento sulla necessità di equità dei ruoli in famiglia, invitando a riconoscere alla donna i suoi spazi, tra privato e professionale.

Infatti, sebbene queste vengano viste dalla società come entità dai superpoteri, sarebbe più giusto mostrarle come icone rock sempre pronte a salire sul palco (delle responsabilità).

Zurich – Stop Cat Calling

Forse non se ne parla ancora abbastanza ma l’84% delle donne subisce il cat-calling: fischi, avances e commenti sessuali da parte degli uomini, come per strada così sui social. In Italia non esiste ancora una legge capace di tutelare le donne da queste offese.

Zurich, nella sua campagna digital per la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne si è fatto avanti, attivando la prima difesa cross-nazionale contro le molestie verbali. L’agenzia DDB Group Italy ha creato per l’occasione un falso profilo social, intercettando i commenti negativi attraverso l’invito a cliccare su un link esca.

I molestatori, una volta atterrati su un sito registrato in Francia, hanno realizzato come i loro comportamenti fossero perseguibili penalmente. Ma eliminare i commenti volgari non basta: a sostegno della campagna è stata infatti aperta una raccolta firme per far sì che il cat-calling sia identificato come un reato anche in Italia.

Zurich Connect – Cat Calling from Gruppo DDB Italia on Vimeo.

Kraft Heinz – Heinz on Film

In occasione della notte degli Oscar del 2020, Heinz Tomato Ketchup ha lanciato una campagna al fine di ottenere ufficialmente i crediti per le sue apparizioni in moltissimi film, tra cui Harry ti presento Sally e Pulp Fiction. Il brand ha creato così sul sito open source IMDb, dedicato ai database dei film, un suo profilo personale.

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IMDb non contento di questa improvvisazione di Heinz, ha rimosso il suo profilo. Il brand, in collaborazione con l’agenzia Rethink si è così rivolto agli utenti social, chiedendo loro di pubblicare clip video in cui chiaramente la bottiglia Heinz compariva come comparsa.

In cambio, ketchup gratis. La campagna digital è stata un successo ed Heinz non solo ha aumentato la sua awareness ma ha ottenuto i riconoscimenti desiderati attraverso la creazione di una filmografia social realizzata dagli utenti.

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Unga Lukas – Orc Therapy

La salute mentale degli adolescenti è un argomento che desta preoccupazione in ogni parte del mondo, particolarmente in Svezia. Aiutare i giovani in questo disagio non è facile. Per cercare di risolvere questo problema, l’organizzazione no-profit Unga Lukas si mette in gioco, letteralmente.

In collaborazione con l’agenzia BBDO Nordics, la campagna promuove il supporto psicologico nelle piazze online più frequentate dagli adolescenti, come quella di World of Warcraft.

Gli psicologi (nonché giocatori esperti) si trasformano in orchi e offrono supporto emotivo, invitando i giovani a raccontarsi in anonimo. Ogni giocatore può scegliere sul sito l’orco (e relativa indole) con cui vorrebbe relazionarsi durante il gioco.

 

Burger King – Smoke Trails

È possibile seguire dallo smartphone le tracce del profumo dei whopper?

Agenzia BBH London

Barilla – Playlist Timer

Vincitrice insieme a Publicis Italy di 4 bronzi nell’ultima edizione dei Cannes Lions, questa campagna si rivolge a chi ha difficoltà a monitorare il tempo di cottura della pasta. Dopo le divertenti provocazioni di pasta Garofalo con i suoi pack in cui il soggetto principale è il tempo di cottura (per alcuni introvabile), Barilla risolve il problema a ritmo di musica.

In collaborazione con Spotify, ha ideato 8 diverse playlist lunghe quanto il tempo di cottura di ogni diverso formato.

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Spotify presenta la seconda edizione di Radar Italia e tutti gli artisti protagonisti

A un anno dalla prima edizione torna in Italia Radar, il programma globale di Spotify nato per supportare i talenti emergenti nei vari paesi.

Da quando la pandemia ha stravolto le nostre abitudini, passiamo molto più tempo online. Ciò ha influito anche sul modo in cui ascoltiamo la musica: siamo passati dalla scoperta dei nuovi artisti dal vivo, attraverso concerti, passaparola e socialità, a quella in streaming, attraverso Spotify.

In questo contesto si inserisce Radar, programma che vuole far conoscere agli utenti la storia e l’essenza degli artisti selezionati dentro e fuori la piattaforma, attraverso una playlist dedicata, i canali editoriali, e un piano marketing personalizzato, dando la possibilità agli ascoltatori di scoprire nuovi talenti e nuova musica.

Il team di Spotify ha combinato considerazioni editoriali con un’ampia analisi dei dati degli ascolti sulla piattaforma, tenendo conto del potenziale di questi giovani talenti di raggiungere un pubblico ampio nei prossimi mesi.

Radar Italia 2020, un anno dopo

Ma iniziamo dando uno sguardo all’edizione del 2020. Spotify ha selezionato una serie di giovani artisti che nei mesi a seguire si sono confermati delle promesse assolutamente mantenute, arrivando in diversi casi anche al successo presso il grande pubblico. 

Alcuni fra i risultati più eclatanti:

  • BLANCO ha registrato in un anno una crescita di oltre il 7.500% degli ascoltatori mensili (+ di 4,5 milioni) e del 30.000% di quelli giornalieri. Il suo primo album “Blu Celeste” conta più di 155 milioni di stream ad oggi e nel giorno d’uscita i 13 brani hanno occupato tutte le prime 13 posizioni nelle chart Spotify.
    Inoltre, da 3 mesi è stabilmente alla #1 posizione tra gli artisti più ascoltati in Italia.
  • ARIETE ha aumentato del 560% i propri follower e ha conquistato il disco di platino con la canzone “L’ultima notte” e 4 dischi d’oro per ‘Diecimilavoci, ‘Mille Guerre‘, Pillole eTatuaggi.
  • Gli ascolti giornalieri su Spotify di Rondodasosa e Il Tre sono cresciuti rispettivamente del 470% e 560% in un anno.
  • Mara Sattei è stata l’artista Spotify EQUAL del mese di settembre 2021 ed è stata la quarta artista donna più ascoltata in Italia nel 2020.
  • Venerus dopo l’uscita del suo album “Magica Musica” ha visto una crescita del 430% degli stream giornalieri.
  • Speranza, Radical e CARA sono gli artisti più “scoperti” negli ultimi 3 mesi con più di 300mila nuovi ascolti  ciascuno.

Radar Italia 2021

La selezione di Radar Italia 2021 è specchio di un momento di grande cambiamento della musica italiana e globale, che avviene nel nome della diversità e dell’inclusione, temi che caratterizzano la nostra epoca. 

Inoltre, i cambiamenti nel mondo musicale hanno evidenziato l’assottigliamento dei confini tra i diversi generi e il ritorno, tra le nuove generazioni, di canzoni del passato, grazie anche alla condivisione online.

Spotify è particolarmente attenta alla crescita degli artisti e Radar Italia 2021 ne è l’ennesima dimostrazione. La nostra priorità sarà sempre quella di aumentare la connessione tra i creator e i loro fan, oltre che aiutarli a conquistare un nuovo pubblico. L’obiettivo del programma è offrire visibilità ai talenti emergenti anche a livello internazionale e valorizzare tutti i generi musicali culturalmente rilevanti in Italia, in quanto Spotify riflette le diverse culture musicali del paese.

Ha dichiarato Melanie Parejo, Head of Music di Spotify per il Sud Europa.

Ecco i 10 artisti coinvolti nella seconda edizione italiana: 

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L’unicità di Rhove deriva dal suo stile distintivo, sia nella musica, sia nell’estetica. Il suo suono è fortemente ispirato alla scena rap francese e nei suoi testi mescola francese e italiano, passamontagna e mute da surf completano l’immaginario estetico dell’artista. 

Classe 1998, sangue romano e palestinese, Laila Al Habash cresce con il mito di Raffaella Carrà, di Ornella Vanoni e di Mina, suoi punti di riferimento tanto stilistici quanto musicali, che mescola nelle canzoni con influenze più contemporanee come Kali Uchis, Baustelle e Devendra Banhart. Nel 2021 entra a far parte dell’etichetta Undamento e pubblica il suo primo ep “Moquette”, prodotto da Niccolò Contessa e Stabber. Laila è stata anche la nostra EQUAL AOM (Artist Of Month) di luglio.

Cantante pop-R&B di eccezionale talento, vanta diversi endorsement dal mondo rap, a partire da Rkomi (una delle più grandi storie di successo rap-to-pop crossover degli ultimi anni in Italia), che lo ha sostenuto fin dal primo giorno. Negli ultimi mesi si è confermato come una delle voci più interessanti del momento grazie al nuovo singolo “Come i Grandi” prodotto da Shablo.

Nata a Torino e cresciuta tra Parigi e Bruxelles, Epoque ha dato forma a un suo stile personale con sonorità afro in cui la melodia R’n’B si alterna al rap. Dopo essere stata scoperta da Spotify Italia, che l’ha inserita in New Music Friday con il suo primo singolo “Petite“, ha firmato per Virgin Records (Universal Music Italia), con cui ha pubblicato il suo secondo singolo “Boss (Io & Te)”. 

BigMama, nome d’arte di Marianna Mammone, nasce nel 2000 ad Avellino e dal 2019 vive a Milano. All’interno di una scena Urban fortemente dominata dal genere maschile, solo pochi artisti non conformi riescono a diventare nomi noti. BigMama spera di essere una di loro: le sue canzoni si distinguono per un carattere forte, anche quando tratta argomenti intimi e spicca la padronanza che ha nel rap tra flow, wordplay e storytelling.

Tenth sky è un giovane artista romano classe 2005. Inizia il suo percorso cominciando a registrare i primi brani nel 2016 e pubblicandoli a partire dal 2017. Nel corso degli anni ha sperimentato vari generi fino a giungere a sonorità Gen Z pop. È stato scelto dall’artista di RADAR 2020 Ariete per aprire i concerti del suo tour estivo.

Caffellatte è il nome d’arte di Giorgia Groccia, classe ’94 cantautrice, attrice, scrittrice e speaker di origini pugliesi, trapiantata a Roma. Rappresenta la scena R&B emergente in Italia. Ha esplorato anche suoni più indie in passato, ma le sue pubblicazioni future sono destinate a consolidarla nel mondo R&B.

Fondato nel 2019 a Villanova, una frazione in provincia di Firenze, bnkr44 è un collettivo di menti dedite all’arte in ogni sua forma. La forte necessità di esplorare e scoprire le sonorità dei tempi moderni e futuri ha fatto sì che le musiche prendessero vita in maniera spontanea, mescolando in modo omogeneo i vari stili di provenienza degli artisti.

Il progetto “chiamamifaro” ha il volto di Angelica Gori, 19 anni appena compiuti, bergamasca ma con una forte passione per i luoghi esotici, i cactus, la ginnastica ritmica e lo yoga.  Uno dei pochi artisti della Gen Z i cui testi e il cui sound si ispirano profondamente al cosiddetto “it-pop”, un’era di successo per la musica indie in Italia iniziata nel 2015.L’artista ha ricevuto anche il supporto di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari per la produzione dei suoi brani.

Federica Ferracuti aka Hu (classe 1994), è una cantante, producer e polistrumentista italiana la cui musica scorre fluida attraverso nette definizioni di genere. Nell’estate del 2020 esce “Neon” il singolo che apre il nuovo percorso musicale di Hu che, nel settembre dello stesso anno, entra a far parte di Warner Music Italy. Musicista il cui talento è ampiamente riconosciuto all’interno dell’industria musicale italiana, vanta già un tour con Emma Marrone, una delle più grandi cantanti pop italiane.

Radar in 3D a Milano

In occasione del lancio di Radar Italia è stata realizzata uno speciale video in 3D presso i Navigli di Milano. Grazie a un accordo con Urban Vision, la media company concessionaria dello spazio digital out of home, e in collaborazione con BCN Visuals, ha preso vita il Cubo Radar. Il cubo è un simbolo che unisce  semplicità e complessità, celebrando la curiosità umana e la gioia di giocare con infinite combinazioni. I dieci protagonisti di Radar 2021 rappresentano i vari lati del cubo che ruota e si sporge fuori dallo schermo in un effetto 3D.

Ascolta la playlist Radar Italia 2021 per scoprire le migliori canzoni degli artisti inclusi nel programma. La playlist verrà aggiornata periodicamente con nuove uscite.

TikTok: oltre 1 miliardo di utenti attivi mensili in tutto il mondo

La mission di TikTok è ispirare creatività e portare allegria.

Celebrazione per la community globale di TikTok

Oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo arrivano ogni mese su TikTok per divertirsi mentre imparano, ridono o scoprono qualcosa di nuovo. L’azienda si dice onorata di essere diventata una vera casa per la community così estremamente variegata e diversificata, composta da famiglie, piccole imprese e creator che sono diventati le nostre star preferite.

TikTok è entrato nella vita di tantissime persone in tutto il mondo grazie alla creatività e all’autenticità dei creator. Alla community globale della piattaforma va il grande merito di essere riuscita a raggiungere milioni di persone, di tutte le generazioni.

@tiktok_it✨1 miliardo✨di persone su TikTok! Grazie alla nostra community globale ?♬ original sound – TikTok Italia

Che si tratti di musica, cibo, bellezza, moda, arte, cause sociali o qualsiasi altro tema, la cultura inizia su TikTok.

Che tu sia a Singapore, San Paolo, Stoccolma o Seattle, si celebra TE – i creator che ci ispirano, gli artisti che presentano nuovi album e scalano le classifiche, i brand che ci permettono di scoprire e connetterci con i prodotti che amiamo, le community che  sostengono e tutte le persone che continuano a farci ridere e ballare.

Twitter estende Tips a tutti gli utenti: chiunque potrà finanziare i content creator

A partire da oggi, Twitter aprirà a tutti la possibilità di finanziare il lavoro dei content creator sulla piattaforma. La funzione delle “mance” – precedentemente conosciuta come Tip Jar – si chiamerà Tips, e da oggi verrà estesa a tutti gli utenti, offrendo maggiori modalità di pagamento criptovalute incluse. 

Le persone su Twitter inseriscono già nelle bio e nei loro Tweet i link ai rispettivi profili di pagamento per richiedere denaro, ma con Tips questa attività sarà più comoda e semplice. Sul profilo di ogni utente, infatti, ci sarà uno spazio apposito in cui inserire i link ai propri account Cash App, Patreon, Venmo e ad altre piattaforme per poter effettuare pagamenti e donazioni

Con Tips sarà possibile inviare una piccola somma di denaro per finanziare un account particolarmente apprezzato, manifestare il proprio sostegno ad un comico emergente per i suoi Tweet divertenti, aiutare un piccolo imprenditore in un momento difficile, donare per una causa importante e sostenere qualsiasi persona o progetto si voglia. 

LEGGI ANCHE: Mini guida step by step per l’advertising su Facebook

Inizialmente disponibile solo su Twitter per iOS, Tips verrà esteso agli utenti Android nel corso delle prossime settimane.

Come funziona Tips?

Gli account che hanno attivato Tips visualizzeranno un’icona accanto al pulsante “Segui” sul proprio profilo. Cliccando sull’icona verranno elencati i servizi o le piattaforme di pagamento che l’utente ha attivato, potendo così scegliere quale utilizzare per la donazione. Qui di seguito, i servizi di pagamento attualmente disponibili:

  • Bandcamp 
  • Cash App 
  • Chipper 
  • Patreon 
  • Razorpay 
  • Wealthsimple Cash 
  • Venmo

Twitter sta aggiungendo alcuni metodi di pagamento alla lista: GoFundMe, una piattaforma di raccolta fondi online e PicPay, una piattaforma di pagamento da mobile brasiliana.

Una volta scelto il servizio che si desidera utilizzare, l’utente sarà reindirizzato da Twitter all’app selezionata per il pagamento. Con questo servizio Twitter non tratterrà alcuna percentuale.

Fare una donazione in Bitcoin sul Lightning Network

Oltre ai servizi attualmente abilitati per Tips, le persone potranno ora inviare una piccola somma di denaro senza soluzione di continuità in Bitcoin usando Strike, un’applicazione di pagamento basata sul Lightning Network che permette alle persone di inviare e ricevere Bitcoin. Strike assicura pagamenti istantanei e gratuiti a livello globale. 

Strike è disponibile per gli utenti in El Salvador e negli Stati Uniti – Hawaii e New York esclusi. Le persone nei mercati registrati dovranno avere un account Strike e aggiungere il loro nome utente Strike per ricevere mance in Bitcoin sul Lightning Network. È possibile utilizzare qualsiasi portafoglio Bitcoin Lightning per inviare donazioni agli altri utenti Strike. 

L’obiettivo di Twitter è di fare in modo che tutti sulla piattaforma abbiano la possibilità di ricevere pagamenti. Le valute digitali – incoraggiando sempre più persone a partecipare all’economia globale e aiutando le persone ad inviare pagamenti internazionali senza attriti – sono un ulteriore strumento utile per raggiungere questo obiettivo.

Aggiungere il proprio indirizzo Bitcoin su Tips

Dopo aver abilitato Tips, l’utente potrà aggiungere anche il suo indirizzo Bitcoin. Le persone, quindi, copiandolo e incollandolo in un portafoglio Bitcoin a loro scelta, potranno effettuare direttamente un pagamento. 

È possibile consultare il centro assistenza di Twitter per la guida step-by-step su come attivare la nuova funzione Tips e come inviare le mance. 

Per attivare Tips o inviare una donazione a qualcuno bisogna essere maggiorenni e accettare la nuova General Tipping policy di Twitter, pensata per garantire la sicurezza delle persone che utilizzeranno il servizio. Questa policy guiderà le azioni esecutive di Twitter e, come per tutte le regole sulla piattaforma, verrà rinnovata continuamente e in modo pubblico man mano che più persone in tutto il mondo useranno Tips.

facebook advertising

Mini guida step by step per l’advertising su Facebook

I social media, di fatto, affiancano gli strumenti analogici nelle campagne pubblicitarie, riuscendo a ottenere risultati più immediati e diretti sul pubblico.

Per raggiungere questo obiettivo è però necessario massimizzare la funzionalità degli strumenti.

Tra i social network il posto d’onore, in termini di utilizzo per l’advertising, spetta ancora a Facebook, nonostante la diffusione di altri strumenti, soprattutto fra i giovanissimi.

schermata Facebook

Nel Rapporto sullo stato del Marketing condotto da Hubspot nel 2021, si afferma che Facebook è il canale che consente di realizzare un miglior ritorno sull’investimento, posizionandosi al primo posto nell’investimento tra i social media come piattaforma più scelta dalle aziende per effettuare pubblicità online.

Perché gli annunci su Facebook sono popolari?

Facebook consente di individuare il giusto cliente, nuovo o interessato, incoraggiandolo all’interazione e al dialogo nel corso del tempo.

Gli annunci hanno formati e posizionamenti adatti ad ogni pubblico, non vi sono costi fissi, il budget è personalizzabile e consente una precisa targettizzazione, la campagna è modificabile in corso (a differenza dei media tradizionali come la TV dove, una volta lanciata una pubblicità non è possibile modificarla con tempestività). Inoltre consente un’analisi dei risultati in tempo reale.

facebook logo con sfondo tipo matrix

Il social di Mark Zuckerberg, promette una pubblicità “sicura”, accettando solo aziende affidabili e in possesso della Blue Print Certification, nel rispetto delle politiche pubblicitarie decise dal social.

I formati pubblicitari per l’advertising su Facebook

  • foto: un formato semplice che permette di aggiungere testo per comunicare chi sei, cosa fai. Molto utile per attirare nuovi clienti. Uno studio condotto da Facebook, ha dimostrato che una foto ha la possibilità di ottenere prestazioni migliori rispetto ad altri formati nell’aumentare il traffico online e la notorietà del brand;
  • video: sono disponibili in formati diversi, in termini di durata (da 5 secondi a 10 minuti) e di stile. Da utilizzare per migliorare l’awareness del brand;
  • storie: sono visibili a schermo intero verticale sugli smartphone, è un formato particolarmente apprezzato dagli utenti: il 62% degli intervistati negli Stati Uniti ha dichiarato che le utilizzerà ancora di più nel futuro;
  • Messenger: consente di avviare interazioni e conversazioni tra consumatori e azienda, per questo è il formato più adatto per creare e mantenere una relazione con il cliente. Permette di aggiungere funzioni interattive personalizzate;
  • inserzioni riproducibili: offrono delle anteprime delle app, generalmente molto utilizzate nell’ambito dei videogiochi;
  • carosello: permette di raccontare una storia attraverso lo scorrimento di 10 immagini o video all’interno di un’unica inserzione, con il link per ogni singolo prodotto mostrato;
  • slideshow: sono delle clip in movimento, con audio e testo, che permettono di raccontare una storia. Si caricano velocemente e sono fruibili indipendentemente dalla velocità di connessione, si creano in pochi minuti pur offrendo i vantaggi di un video più elaborato;
  • raccolte: rappresentano uno dei modi migliori per far conoscere i propri prodotti. Ogni inserzione contiene delle immagini più piccole, disposte a griglia, che riportano i prodotti dell’azienda, con il link per l’acquisto. Consentono di dar vita ad un’esperienza interattiva senza abbandonare la pagina Facebook.

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Come creare un annuncio di successo

Effettua l’analisi del tuo pubblico: prima di realizzare un annuncio è fondamentale capire qual è il nostro pubblico di riferimento per poter poi costruire una strategia intorno ad esso. Prima di creare l’annuncio, ascolta il pubblico.

Determina l’obiettivo: Facebook offre una gamma di obiettivi pubblicitari tra i quali optare, in coerenza con gli obiettivi aziendali.

Si può puntare ad aumentare le interazioni al post, o il numero di like, indirizzare al sito web, trovare nuovi contatti e migliorare la notorietà del brand. Per capire al meglio quale seguire, si può effettuare un A/B Test che permette di confrontare due opzioni al fine di valutare quale è più adatta al tuo pubblico.

Gli obiettivi cambiano nel corso del tempo e del ciclo di vita del prodotto/servizio. Ad esempio, in una prima fase si può optare per un aumento della notorietà, per poi spingere all’acquisto.

Compila le informazioni chiave: scrivi dettagliatamente gli obiettivi, il target e il tipo di annuncio scelto.

Progetta l’annuncio: l’obiettivo è di catturare immediatamente l’interesse del pubblico per battere la concorrenza, quindi è necessario che il messaggio sia gradevole. Dedica del tempo al testo e dai spazio a creatività e chiarezza, in modo che nessuno debba domandarsi cosa stai promuovendo.

Mira al tuo pubblico: individua le sue caratteristiche (posizione, reddito, età) sulla base dell’obiettivo individuato, che non va mai perso di vista.

Scegli i posizionamenti: determina dove verrà visualizzato l’annuncio (app di messaggistica, storie). Se non hai ancora deciso, puoi affidarti al posizionamento automatico di Facebook che, per ottimizzare il budget, indirizza l’annuncio nelle aree meno costose ma che offrono una prestazione migliore.

Imposta il budget: Facebook fornisce una stima del rendimento dell’annuncio in base al budget e alla pianificazione. Affidati a questo strumento.

Monitora le prestazioni: misura le prestazioni delle inserzioni, attraverso metriche e strumenti statistici, forniti dal social. Automaticamente, ti verranno inviate delle email con feedback in merito alla prestazione dell’inserzione. Più annunci crei, più dati avrai a disposizione per annunci futuri.

La strategie di targeting

Elemento fondamentale è quello di individuare le caratteristiche del pubblico a cui ci rivolgiamo e, solo in un secondo momento, individuare il prodotto ideale da presentare.

Se all’inizio Facebook era considerato un social adatto allo svago e al tempo libero, le cose sono cambiate a partire dal 2013, quando ha dato inizio a partnership con broker del calibro di Epsilon, Acxiom e Datalogix, che dispongono di database di milioni di consumatori.

Gli inserzionisti hanno così captato la nuova opportunità, andando oltre i propri database di CRM, e rendendo il social media uno dei più fruttuosi a livello commerciale.

Facebook ha la particolarità di effettuare una “targettizzazione” seguendo anche gli eventi della vita (lauree, matrimoni, trasferimenti) che gli utenti stessi registrano sui profili personali.

Se non hai un valido database clienti puoi utilizzare la funzione “Pubblico Simile”, che permetterà  a Facebook di trovare gli utenti con caratteristiche simili alla tipologia di pubblico scelto. I criteri di targettizzazione possono sovrapporsi per creare un pubblico ad hoc per l’azienda e valutare le combinazioni di comportamento in relazione all’età anagrafica.

Evita di sovrastimare il target, cioè scegliere un campione troppo ampio, sia da un punto di vista anagrafico, con un range di età troppo ampio, che sotto il profilo geografico, indicando un’intera nazione.

Il ruolo attivo del pubblico

La chiave del successo nella pubblicità su Facebook è il pubblico: oltre al coinvolgimento e all’interazione, è importante infatti fare la massima attenzione a non creare messaggi unidirezionali.

Promuovi la community, incoraggia a commentare e condividere, e soprattutto chiedi il permesso di condividere i contenuti creati dai follower.

Il pubblico infatti è un creatore di contenuti, il possibile consumatore diventa produttore del valore aziendale, proprio attraverso i media digitali, esprimendo così quello che è il principale desiderio dell’acquirente post-moderno: avere un rapporto interattivo con l’impresa ed essere ascoltato.

Consenti alle persone di sentirsi apprezzate rendendole dei decisori: attraverso una storia, per esempio, puoi lanciare un quiz sulle caratteristiche del prodotto preferito, puoi indire un concorso per decidere il nome di un nuovo prodotto, o ancora, creare un forum per esprimere opinioni in modo da raccogliere informazioni preziose che possono essere riassunte in un video.

Al via “Donne Connesse”, la nuova serie di podcast firmati Samsung Italia

Samsung Electronics Italia annuncia il lancio del podcast Donne Connesse, disponibile su Spotify e su tutte le principali piattaforme di streaming a partire dal 20 settembre.

Sviluppato in 6 episodi, Donne Connesse è il progetto dedicato all’universo femminile che racconta cosa si nasconde dietro lo schermo di 14 protagoniste, tra cui imprenditrici digitali, creator ed influencer, svelando come la tecnologia ogni giorno le supporti nel conciliare passioni, lavoro, affetti, vita sociale e privata e rivelando i segreti del loro approccio ‘always on’ sempre accompagnato da una buona dose di ironia. 

Donne Connesse

Le creator coinvolte nel podcast sono Rossella Migliaccio, I Trentenni, Lea Cuccaroni, Lavinia Biancalani, L’Armadio di Grace, Diletta Secco, Michela Coppa, LaSabri, Ludovica Pandolfo, Martina Pinto, Kessy e Mely. 

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6 episodi, 14 protagoniste

I racconti delle protagoniste sono moderati da una madrina d’eccezione, la conduttrice televisiva e radiofonica Melissa Greta, che grazie a un mix di abilità e grande senso dell’umorismo, guida l’ascoltatore in un percorso di “chiacchiere digitali” in cui tutti, almeno una volta, possano riconoscersi.

“Proseguiamo il nostro percorso nel mondo del podcasting con un nuovo progetto in cui è la vita connessa a rappresentare il fil rouge con il podcast di successo Elio e le storie Tech dello scorso anno”, ha dichiarato Francesco Cordani, Head of Marcom di Samsung Electronics Italia.

Un viaggio interamente al femminile, emozionale e coinvolgente, in cui abbiamo voluto dare voce a 14 creators che insieme alla presenter Melissa Greta ci hanno raccontato le loro priorità nella vita di tutti i giorni, evidenziando come i devices tecnologici possano valorizzare le loro esperienze. Abbiamo affrontato 6 macro-temi, dal gaming all’empowerment passando per il wellness. Una forma di comunicazione molto diretta, naturale e semplice che attraverso idee e ispirazioni vuole ingaggiare, ma soprattutto intrattenere chi ascolta. 

La playlist Donne Connesse si apre con un contenuto che non conosce età, razza e genere: Love&Relationship’, argomento di cui è testimone il trio digital de I Trentenni, che riporta la generazione dei Millenial ai mitici anni ’90, raccontando come attraverso la tecnologia, le relazioni odierne siano mantenute salde e bilanciate… ma niente spoiler, sicuramente non mancheranno spassosi aneddoti.

Il secondo episodio che introduce un’altra tematica senza tempo è dedicato al ‘Beauty’. I segreti della bellezza non potevano che essere svelati dalla famosa esperta d’immagine, Rossella Migliaccio. Il guru dell’armocromia si confronta con Lea Cuccaroni, content creator di riferimento per tutte le ragazze della Gen Z, evidenziando che così come i canoni estetici si sono evoluti nel tempo, lo stesso è accaduto per i prodotti tecnologici, i quali, in certi casi, diventano oggi dei veri e propri oggetti di design.

A seguire una puntata focalizzata su un tema molto attuale, in cui la maggior parte delle ascoltatrici e degli ascoltatori si riconoscerà: Job’. Lavinia Biancalani, social media expert e fondatrice di un’agenzia creativa milanese specializzata in progetti digitali, dialoga con la professional organizer Erika, meglio nota come L’armadio di Grace, confermando quanto i dispositivi tecnologici siano stati fondamentali recentemente per consolidare il lavoro smart e di come gli strumenti digitali possano supportare talenti emergenti e progetti di responsabilità sociale.

Il viaggio del podcast Donne Connesse prosegue parlando di un elemento centrale alla vita di tutti i giorni: ‘Health&Wellbeing’. Diletta Secco, giovane food creator appassionata di cucina e in particolare di alimentazione sostenibile, racconta come sia possibile concedersi qualche sgarro senza rinunciare alla salute (anche grazie alla tecnologia in cucina). Presentatrice tv, conduttrice televisiva e radiofonica, maestra di yoga ed esperta di cucina salutare, Michela Coppa svela quanto sia semplice impostare una routine di benessere quotidiano grazie al supporto della tecnologia.

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Nonostante la posizione in scaletta, le due protagoniste del quinto episodio sono senza dubbio meritevoli di podio: una piacevole chiacchierata per tutti i gamer, in cui LaSabriGamer, che spopola sul web tramite i video dei suoi giochi preferiti, in coppia con Ludovica Pandolfo, la giovane gamer del team Samsung Morning Stars, condividono da una parte il ruolo divulgativo nei confronti dei follower, dall’altro l’approccio femminile verso il mondo del Gaming.

La setlist del podcast si chiude con una puntata dedicata al mondo ‘Family di cui si sono fatte portavoce Martina Pinto, attrice di diverse fiction italiane che si trova a dover conciliare il nuovo ruolo di mamma con tutti quelli che già ricopriva. Insieme a lei, le giovanissime gemelle milanesi di origine peruviana, conosciute sui social come Kessy e Mely che devono il loro successo alla digitalizzazione. Per motivi diversi, le protagoniste di questo episodio sono forti sostenitrici del supporto che la tecnologia può fornire in vari contesti.

La versione integrale dei primi 3 episodi del podcast è disponibile su Spotify.

upskilling e reskilling

Upskilling e reskilling: come aggiornarti in Social Media Marketing

L’adozione del digitale ha registrato una incredibile accelerazione nell’ultimo anno e con questa è cresciuta anche la necessità di upskilling e reskilling per professionisti, manager e imprenditori. La proliferazione di social media di ogni tipo, l’ascesa dell’eCommerce e l’avanzamento sempre più inarrestabile di tecnologie come il machine learning, l’AI e la VR hanno visto i consumatori passare più tempo che mai sui loro dispositivi. Una connessione internet e uno smartphone sono diventati ancora più essenziali.

Lo spostamento verso il digitale da parte dei consumatori ha riscritto, quindi, anche il ruolo del marketer. Le aziende guardano al team di marketing per capire le ultime tendenze e tradurle in strategie di business rilevanti ed essere in grado di sfruttare i dati e le intuizioni per guidare la crescita.

Ma stare al passo con i rapidi progressi non è qualcosa che può avvenire in automatico. Non basta dotarsi di strumenti digitali per dare nuovo slancio al business. è essenziale dotarsi di competenze digitali per raggiungere il massimo potenziale dell’impresa.

upskilling social

Upskilling e reskilling: colmare il divario di competenze

Per costruire competenze e capacità all’interno di un team è necessaria:

  • chiarezza sulle priorità di sviluppo chiave;
  • condivisione degli obiettivi con la squadra.

Spesso, infatti, la pianificazione dello sviluppo è intrapresa a livello individuale, ma se si vuole intraprendere davvero un approccio verso il digitale e verso il data-driven, è importante considerare le competenze e le capacità che devono essere costruite in un contesto più ampio.

In questo senso, la formazione sul lavoro è vitale per costruire le competenze, ma upskilling e reskilling non sono una soluzione “one and done”. Si tratta di un vero e proprio addestramento per riqualificare il team, o per riqualificare le proprie competenze, che soprattutto in alcuni settori sono continuamente in aggiornamento.

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Social Media Bootcamp: 6 Technical Masterclass gratuite con i migliori guerrieri

Per far alzare il livello delle competenze strategiche e tecniche, di processo e di tool per permettere ai digital marketer di fare la differenza, Ninja Academy sta lanciando il suo Social Media Bootcamp, un nuovo ciclo di incontri ancora più specifici e più pratici con alcuni dei migliori esperti di Social Media Marketing in circolazione.

 

Il 27 e 28 settembre troverai su Ninja Academy un vero e proprio concentrato di competenze Social rivolte a studenti e imprenditori, manager e freelance che hanno la necessità di essere sempre aggiornati e fare upskilling ricevendo nuovi input da grandi professionisti del settore.

Obiettivo finale: costruire un mini-percorso per misurarsi con le proprie competenze attuali nel Social Media Marketing e con quelle da integrare per essere un professionista a 360°.

In questo percorso ti aiuteranno i migliori guerrieri Ninja:

  • Mariano Tredicini, Head of Social Communication & Web Analysis TIM
  • Cristiano Carriero, Storyteller & Brand Journalist
  • Veronica Gentili, Facebook Marketing Expert & Influencer
  • Alessandra e Maria Rosaria Gallucci, WhatsApp Marketing Expert
  • Mario Di Girolamo, Growth Marketer Zero
  • Orazio Spoto, Instagram Expert & Presidente di Instagramers Italia

Ognuno di questi professionisti si dedicherà alla community Ninja per 6 Free Masterclass di altissimo profilo, con un approccio fortemente orientato all’operatività, attraverso esempi pratici e approfondimenti.

Cosa imparerai durante le free masterclass

Alla fine delle 6 Free Masterclass saprai:

  • Impostare una Social Media Strategy efficace
  • Scrivere contenuti ingaggianti per LinkedIn
  • Creare Facebook Lead ADS vincenti
  • Vendere via WhatsApp con il conversational commerce
  • Sfruttare i Reels per crescere su Instagram
  • Fare lead generation con Telegram

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I Social Media si evolvono: è tempo di upskilling

Un tempo i social media erano qualcosa di proprietà esclusiva dei team di marketing. Gradualmente, però, le aziende hanno capito che i social sono più di una piattaforma per diffondere contenuti, e come Mark Zuckerberg afferma continuamente, Facebook è un’azienda fondamentalmente tecnologica. Facebook, insieme a Twitter, Instagram e altre piattaforme, sono diventati canali importanti per i team di relazioni con i clienti, ma anche per i dipartimenti di fidelizzazione, per i  team di vendita, per i dipartimenti IT e persino per i team di sicurezza.

Per quale motivo? Oggi i social media non sono una singola entità che deve essere gestita. Sono le campagne e i contenuti che devono essere gestiti, insieme ai clienti e alle community. Le aziende che vogliono soddisfare le aspettative dei clienti di oggi devono quindi assicurarsi che ci siano membri del team in tutta l’azienda che siano capaci e formati su come usare i social media per la loro funzione lavorativa.

I benefici dell’aggiornamento in Social Media Marketing sono molteplici e comprendono:

  • maggiore efficienza
  • capacità di condividere la responsabilità dei compiti
  • la consapevolezza dei dati e la formazione sulla sicurezza per mitigare il rischio
  • una migliore gestione delle richieste dei clienti
  • tempi di risposta più rapidi per i clienti
  • risparmi sui costi portando le attività digitali all’interno dell’azienda piuttosto che affidarsi ad agenzie esterne

Ma la capacità di utilizzare in più direzioni i social media non riguarda solo il team. Anche la leadership deve essere competente e consapevole della loro importanza. Secondo uno studio di Hootsuite, condotto in Australia qualche anno fa, le aziende guidate da CEO che sono attivi sui social media sono percepite il 23% più positivamente rispetto alle aziende senza CEO socialmente attivi.

Solo adottando i social media e la tecnologia digitale nelle diverse aree funzionali le aziende possono essere più agili, più reattive e più centrate sul cliente.

>>> Scopri quali sono le competenze che dovresti aggiornare e inizia a dare un nuovo boost alle tue skill con il Social Media Bootcamp di Ninja Academy, il 27 e 28 settembre!

strategie di crescita organica su TikTok

Come far crescere la tua azienda su TikTok: strategie di crescita organica

Torniamo a parlare delle strategie di crescita su TikTok ed in particolare occupiamoci della crescita organica. In questa strategia rientrano tutte quelle tecniche che hanno a che fare con una crescita naturale del proprio profilo su TikTok.

Fig. 1 strategia crescita organica

Fig. 1: strategie di crescita organica su TikTok

Tra le principali tecniche di crescita organica che puoi utilizzare possiamo indicare:

  • hashtag
  • suoni
  • duetti
  • stitch

Esaminiamone in maggiore dettaglio le singole caratteristiche.

Hashtag

 La principale ragione per cui usare gli hashtag è far comprendere immediatamente agli altri utenti TikTok le tematiche dei tuoi video, spingendoli alla visione dei tuoi contenuti.

Molti utenti sono alla ricerca sull’app di contenuti molto specifici e considerano gli hashtag come il miglior modo per individuare quei tipi di video.

Su questa piattaforma poi gli hashtag mettono in risalto i temi in tendenza e quindi per aumentare le interazioni con i tuoi video sarà fondamentale utilizzare quelli che sono le parole chiave più popolari.

Al tempo stesso, per non essere penalizzato dall’algoritmo di TikTok, dovrai anche assicurarti che gli hashtag siano pertinenti con il contenuto del tuo video.

La cosa migliore non è quindi creare dei video e poi cercare degli hashtag da associare ma fare esattamente il contrario!

Il primo suggerimento pertanto è: individua degli hashtag di tendenza e poi crea dei contenuti a partire da quelle parole chiave.

Per darti un’idea, questi sono stati alcuni degli hashtag più popolari in Italia nel 2020:

  • #IoRestoaCasa
  • #ImparaConTikTok
  • #ActivePlank
  • #UsoLaMiaVoce
  • #AmoIlMioCorpo
  • #MuseoaCasa
  • #ConsigliDiViaggio
  • #aCenaCon

Ma come individuare gli hashtag di tendenza?

Ci sono due modi.

Il primo è quello di andare nella sezione “Scopri” e di scorrerla per individuare gli hashtag che vengono creati dagli autori più influenti o da un gran numero di utenti.

Dovrai quindi monitorare quasi quotidianamente quali sono gli argomenti che vanno in tendenza.

L’altro modo è quello di usare servizi online specializzati per suggerire e analizzare il successo di specifici hashtag. Così come è accaduto con Instagram e Twitter, sono nati diversi servizi online che vanno a facilitare o integrare l’utilizzo della piattaforma. Tra questi ti segnaliamo TagsFinder, TikTok Hashtags e Seekmetrics.

Ritornando invece sugli hashtag mostrati nella sezione “Scopri” vogliamo farti notare che per ogni hashtag in tendenza TikTok pubblica, a destra nello schermo, il numero di visualizzazioni totali ricevute dai suoi contenuti.

A differenza di Instagram che ti dice esclusivamente quali sono i post che hanno un determinato hashtag senza darti alcuna informazione sulle prestazioni, TikTok ti permette di capire immediatamente quali sono gli hashtag più popolari in quel momento.

 La ricerca degli hashtag giusti non si ferma qui: altre fonti di ispirazione saranno ovviamente il tuo pubblico, gli influencers e i concorrenti del tuo brand.

Su TikTok non potrai mai diventare un punto di riferimento nel tuo settore senza che tu abbia condotto un’accurata ricerca sul tuo pubblico, per meglio comprenderne i gusti e le preferenze.

E dopo aver capito cosa vuole il tuo pubblico, ti sarà facile scegliere hashtag unici per spingerlo a visualizzare i tuoi contenuti!

Dedica anche del tempo a fare ricerche su chi sono i principali influencers nel tuo settore su TikTok: sono sicuramente persone che sanno come ottenere il massimo dalla piattaforma. Guarda i post che pubblicano e prendi nota degli hashtag utilizzati nei loro post di maggior successo.

Analogamente visita il profilo dei tuoi concorrenti su TikTok ed eventualmente inizia a seguirli, per meglio comprendere i gusti del pubblico nel tuo settore. Non ti diciamo ovviamente di copiare, ma solo di prendere ispirazione dai loro successi per avere delle idee sui contenuti e sugli hashtag da utilizzare.

Riepilogando:

  • Associa al tuo video almeno un hashtag.
  • Visita la sezione “Scopri” o utilizza servizi specifici per trovare gli hashtag in tendenza.
  • Prendi nota dagli hashtag utilizzati dagli influencer e dai tuoi concorrenti.
  • Utilizza hashtag pertinenti al tuo contenuto e/o di interesse per il tuo pubblico.
  • Crea contenuti che ti consentano di usare hashtag in tendenza.

Suoni

Suoni e i brani musicali sono uno dei principali elementi che caratterizzano TikTok. Ci sono oltre 150.000 brani royalty-free e pre-autorizzati nella libreria musicale commerciale di TikTok.

Saper abbinare e coordinare il contenuto video con quello sonoro potenzia enormemente l’effetto emotivo sullo spettatore.

È facile capire come si può lasciare un’impressione duratura in un breve lasso di tempo con un brano che le persone canteranno per il resto della giornata.

Vediamo come usare i suoni in una strategia organica di crescita del tuo profilo.

Una tecnica adottata dai TikToker di maggiore successo è di partire dai brani musicali in tendenza e creare contenuti a partire da questi.

Si tratta di una strategia analoga a quella già descritta per gli hashtag e molto efficace, perché usare i suoni in tendenza può far finire il tuo contenuto nella sezione “Per Te” e farlo scoprire a molti utenti TikTok.

Chi apprezza infatti quel brano o vuole a sua volta utilizzarlo per i suoi contenuti molto di frequente tende a visualizzare i video che lo contengono.

Come scoprire i suoni in tendenza?

Apri TikTok e guarda i video degli autori più influenti per scoprire i suoni che utilizzano, oppure scorri i contenuti suggeriti nella sezione “Per Te”, clicca sul suono usato e vedi quanti contenuti sono stati creati con quello specifico suono.

Puoi anche prevedere in anticipo quale suono diventerà popolare, scoprendo un brano musicale in tendenza al di fuori di TikTok (ad esempio su Spotify).

Una strategia alternativa, utilizzata da alcuni creators, è quella di generare nuovi brani a partire da quelli originali. In questo modo, se i suoni sono apprezzati dagli altri utenti, si crea un effetto virale che genera a sua volta visibilità per il creatore dell’audio.

Duetti

 Il duetto è una funzionalità molto apprezzata dagli utenti di TikTok (è stato stimato che oltre il 43% degli utenti ha caricato un video con un “duetto”) e particolarmente originale: fino al lancio della funzione Remix all’interno di Instagram Reels, TikTok è stata infatti l’unica app ad offrire la possibilità di realizzare in maniera semplice un contenuto con due video affiancati.

I duetti sono video che puoi registrare in risposta a video di altri utenti e che verranno posizionati a lato del video originale con la stessa musica (v. Fig. 2).

Generalmente sono reazioni al contenuto del video con cui si duetta, commenti o risposte, oppure gesti sincronizzati o speculari a quelli che l’altro utente compie nel suo video.

TikTok esempio duetto

Fig. 2: esempio di un video TikTok con un duetto

Fare duetti su TikTok è molto semplice, ti basterà seguire questi passaggi:

  • trova il video con cui vuoi duettare;
  • clicca sulla freccia di condivisione sulla destra, sotto a “Mi piace” e “commenti”;
  • clicca suduetti;
  • registra il tuo video di risposta;
  • pubblicalo come un normale video;
  • nella didascalia comparirà automaticamente la dicitura #duetto con…e la menzione dell’autore del video a cui hai risposto.

Le possibilità offerte dal duetto sono veramente tante. Ecco alcune idee:

  • Cantare insieme
  • Fare conversazione
  • Darsi il cinque a vicenda
  • Finire le frasi a vicenda

Il duetto è una funzionalità molto potente ed usandola nel modo giusto riuscirai ad ottenere un elevato tasso di coinvolgimento per il tuo profilo, dal momento che l’account TikTok del video originale verrà menzionato in tutti i duetti.

Ad esempio la casa discografica The Other Songs ha ottenuto un notevole contributo alla promozione del singolo “Love Again” di RuthAnne grazie all’utilizzo dei duetti: ben 871 video sono stati creati spontaneamente dagli utenti TikTok sotto forma di duetti. Questo si è tradotto in oltre 900.000 visualizzazioni del relativo hashtag #promotelove, a fronte di 153.000 views ottenute dai contenuti pubblicati dagli influencers coinvolti nella campagna promozionale.

Stitch

L’opzione Stitch (letteralmente, “punto”) è abbastanza simile al duetto e ti consente di prendere un contenuto pubblicato da un altro utente e di “ricucirlo” insieme al tuo video.

Per utilizzare lo strumento Stitch, mentre stai visualizzando il contenuto di un altro TikToker, non devi fare altro che selezionare il pulsante di condivisione all’interno dell’applicazione e quindi fare clic sull’icona Stitch.

Successivamente seleziona fino a un massimo di cinque secondi del contenuto che hai visto. Il frammento di cinque secondi può essere regolato con alcuni controlli offerti dall’app per una maggiore precisione.

Registra infine il tuo contributo nello stesso modo in cui crei altri contenuti su TikTok.

Un esempio di utilizzo è quello dell’account della lega professionistica di basket NBA che ha promosso la sfida “Tell me you’re an NBA fan without telling me you’re an NBA fan” proprio attraverso questo strumento, come mostrato in Fig. 3.

TikTok stitch NBA esempio

Fig. 3: esempio di un video TikTok con un invito a realizzare uno “stitch

 

Le tecniche che ti abbiamo mostrato in questo articolo, insieme alla creazione di contenuti di qualità, rappresentano le strade migliori da percorrere per accrescere la visibilità del tuo brand su TikTok in maniera naturale e senza ricorrere ad investimenti pubblicitari.

Esamineremo invece le tecniche di crescita a pagamento (partecipazione alle hashtag challenge, coinvolgimento di influencer e utilizzo di TikTok Ads) in un successivo articolo.

#Venezia78: il bilancio della #BiennaleCinema2021 su Twitter

Si è appena conclusa la 78esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e l’evento si è rivelato ancora una volta uno degli  appuntamenti di cultura e spettacolo più attesi e chiacchierati dagli italiani su Twitter.  

A manifestazione conclusa, Twitter ripercorre gli eventi più commentati del Festival, che ha  radunato sulla piattaforma gli appassionati per commentare i film, condividere apprezzamenti e non sugli attori e sulle attrici che hanno sfilato sul red carpet e, soprattutto, per interagire in diretta con quanto accaduto al Lido di Venezia.  

La competizione si è chiusa con il Leone d’oro per il miglior film assegnato a Audrey Diwan, vincitrice con “L’Événement”.  

Tuttavia, a trionfare nelle conversazioni su Twitter è stato Paolo Sorrentino, vincitore del Gran premio della giuria per il film È stata la mano Dio”.  

LEGGI ANCHE: Il Welfare aziendale genera impatto sociale: l’impresa al centro della comunità

Al secondo posto la regista Jane Campion, vincitrice del Leone d’argento per la miglior regia per il film “Il potere del cane”. Terza piazza per Gabriele Mainetti, che ha presentato  in concorso il film “Freaks Out”. Ai piedi del podio, Pedro Almodóvar, il cui “Madres  Paralelas” annovera tra gli interpreti Penélope Cruz che ha vinto la Coppa Volpi per la  migliore interpretazione femminile

La top-20 degli hashtag più utilizzati su Twitter

Nel periodo tra il 31 agosto e l’11 settembre – giornata conclusiva del Festival – l’hashtag più  utilizzato in assoluto è stato #venezia78. Seguono nella top-3 #canyaman ##canyamanbestmovieaward.  

Di seguito, la top-20 completa, basata su dati interni Twitter:  

  1. #venezia78 
  2. #canyaman 
  3. #canyamanbestmovieaward 
  4. #biennalecinema2021 
  5. #bestmovieaward2021 
  6. #venicefilmfestival 
  7. #dune 
  8. #filmingitalybestmovieaward 
  9. #canyamanvenezia78 
  10. #dakotajohnson 
  11. #zendaya 
  12. #timotheechalamet 
  13. #spencer 
  14. #kristenstewart 
  15. #robertobenigni 
  16. #dunemovie 
  17. #venezia 
  18. #thelostdaughter 
  19. #horrorvenezia 
  20. #thelastduel

Di seguito, alcuni tra i Tweet che hanno riscosso maggior successo, serata per serata:  

Martedì 31 agosto

Mercoledì 1 settembre

Giovedì 2 settembre

Venerdì 3 settembre

Sabato 4 settembre

ome è cambiata la comunicazione dall'11 settembre 2001 a oggi

Venti anni dopo l’11 settembre: come è cambiata la comunicazione di talebani e USA

Sono già passati vent’anni dall’11 settembre 2001 e qualcuno in più da quando, una sera di agosto, mia madre mi accompagnò sulla cima delle Torri Gemelle a guardare le luci di New York.

Il 16 agosto del 1998 avevo 16 anni e un ridicolo marsupio, come usava allora. Al World Trade Center faceva così caldo fuori e così freddo dentro che all’entrata le enormi vetrate, dalla indimenticabile forma ad albero, erano tutte appannate. Per anni ho tenuto nel portafoglio il bigliettino di ingresso, adesso è in una cornice insieme a una foto, scattata da Ellis Island, qualche giorno dopo.

Erano le 8:20 PM, così dice quel foglietto, e nella hall del World Trade Center c’era ancora molta fila. Ricordo che due cose toglievano il respiro: la velocità dell’ascensore e l’oscillazione che avvertivi in cima all’Observation Deck, un suggestivo percorso all’aria aperta nella Torre Sud, con ringhiere bianche e parecchio vento.

Dagli articoli di Oriana Fallaci alle storie Instagram dei reporter da Kabul nell’estate della riconquista talebana: dopo vent’anni si torna al punto narrativo di partenza, come se la storia si fosse ripiegata su se stessa in una spirale dove il mezzo si arrende a non essere più il messaggio.

Gli anni ’90 tornano nelle nostre vite con tutto il loro carico di ricordi e ce li ritroviamo improvvisamente nell’epoca della pandemia, come in uno di quei film sui viaggi nel tempo.

Ci sono infinite domande a cui nessuno di noi sa ancora rispondere, ma ce n’è una di cui tutti abbiamo sempre conservato la certezza: dove eravamo l’11 settembre del 2001.

I biglietti di ingresso alla Torre Sud del World Trade Center e all’Observation Deck “Top Of The World”.

LEGGI ANCHE: L’America a un bivio: tra Trump e Biden è guerra di spot

Come cambia la narrazione dei protagonisti: i talebani 2.0

Quando nel 1996 i talebani presero il potere in Afghanistan vietarono ogni forma di intrattenimento, compresa la televisione e la nascente rete internet che, a loro parere, era portatrice di contenuti volgari, immorali e anti-islamici.

Oggi, il loro portavoce Zabihullah Mujahid, comunica su Twitter, vanta 400 mila follower e come foto profilo ha un microfono stile Elvis. Così come Suhail Shaheen (quasi mezzo milione di follower, ma foto profilo canonica), portavoce per i media internazionali che però i suoi tweet li scrive solo in inglese.

Per i comunicati ufficiali del nuovo governo il portavoce sta utilizzano https://justpaste.it/, un editor online molto semplice, registrato in Polonia, diventato celebre con l’utilizzo che ne faceva l’ISIS.

Il dominio .it in questo caso non è utilizzato per il riferimento all’Italia ma per il significato dell’acronimo: Information Technology.

QUI il comunicato dei telebani riguardo alla posizione sugli accordi di Doha, e sulla black list americana che secondo loro violerebbe quegli stessi accordi.

È quella che Politico chiama la “Extreme Makeover” dei talebani, prendendo a prestito il titolo di un fortunato reality show.

In questi venti anni, internet si è diffuso in Afghanistan (ci sono circa 23 milioni di cellulari e 10 milioni di accessi internet) con l’89% degli afgani che ha un qualche accesso alle telecomunicazioni. Percentuali inimmaginabili prima della lunga opera di nation building americana e internazionale.

In un simile contesto mediatizzato, i talebani 2.0 hanno pensato che essere parte del sistema fosse decisamente più vantaggioso che imporre divieti. Tuttavia, il loro utilizzo dei new media, non è cosa recente: già nel settembre del 2015 i militanti barbuti si facevano selfie a Kunduz, dopo la prima vera e propria battaglia vittoriosa dal 2001.

Ma cosa significa nel 2021 che la comunicazione dovrà “soddisfare la legge islamica?”. Un bell’interrogativo per tutte le aziende tech che vorranno continuare ad operare nel Paese.

A una precisa domanda sulla libertà di parola, Zabihullah Mujahid ha risposto di chiedere a Facebook: «Questa domanda dovrebbe essere posta a loro». I nuovi talebani dimostrano di aver studiato bene il dibattito che si sta consumando in Occidente intorno alla censura sui social media, che si fanno sempre più editori. (Ne abbiamo già parlato su Ninja: QUI).

I talebani hanno imparato anche a rispondere a chi prova a trollarli: “Qual è il tuo formaggio preferito?”, chiede Joe. Ecco la risposta:

I talebani non violano i celebri “standard della community”? Per Facebook e Instagram la risposta è affermativa: la presenza di “hate organizations” non è consentita nelle piattaforme di Zuckerberg.

Anche TikTok ha bollato i talebani come organizzazione terroristica e continua a rimuovere i loro contenuti. Su Twitter, però, è un’altra storia: qui ai talebani è permesso di mantenere gli account attivi, mentre – come molti hanno notato – l’ex presidente Trump è stato bannato a vita. Interrogato sul perché, Twitter ha glissato non rispondendo alle sollecitazioni aggiungendo solo che avrebbe «continuato a far rispettare in modo proattivo» le sue regole che vietano la «glorificazione della violenza, la manipolazione della piattaforma e lo spam».

Cosa c’è poi di meglio che parlare di cambiamento climatico per essere internazionalmente accettati?

Succede così che Abdul Qahar Balkhi, membro della “Commissione Culturale” dei talebani, in una intervista a Newsweek citi la lotta al cambiamento climatico come una delle grandi sfide per il futuro. Abduld si dice anche preoccupato per la “sicurezza mondiale”, sicurezza di cui proprio i talebani erano finora una delle principali minacce, assieme alle organizzazioni terroristiche da loro ospitate e protette.

Come cambia la narrazione dei protagonisti: da George W. Bush a Joe Biden

“Steady Leadership In Times of Change”: quando nel 2004 George W. Bush viene rieletto alla Casa Bianca con questo claim, la sicurezza e la lotta al terrorismo sono i temi che più stanno a cuore agli americani.

Le macerie delle Torri Gemelle sono ancora calde, così come il ricordo del presidente a Ground Zero che abbraccia un vigile del fuoco, pronunciando dal megafono il celebre “Bullhorn speech”: «I Can hear you, the rest of the world hears you. And the people who knocked these buildings down will hear all of us soon».

La controversa guerra in Iraq del 2003 aveva in patria un’approvazione intorno al 72%, quasi quanto il gradimento personale del presidente in carica. La guerra all’Afghanistan del 2001 aveva un consenso perfino maggiore, praticamente plebiscitario.

Vent’anni dopo la metà degli intervistati sostiene che quell’intervento sia stato un errore, come dimostrano le rilevazione di Gallup. Perfino nell’elettorato repubblicano si manifesta una grandissima percentuale di scontenti.

L‘umore dell’opinione pubblica è stato alla base delle scelte di Trump e di Biden riguardo al disimpegno militare. La crisi economica devastante del 2008 e la pandemia hanno segnato due decadi difficili. Una cosa è certa: la sicurezza internazionale e il terrorismo non sono più in cima alla lista dei temi da cavalcare per vincere un’elezione negli Stati Uniti.

Il parere dei cittadini americani sul coinvolgimento militare in Afghanistan dal 2001 al 2021. Fonte: Gallup

Il parere secondo l’appartenenza politica – Fonte: Gallup

Tra le dichiarazioni maggiormente condivise sui social nell’estate 2021, c’è sicuramente quella presidente Biden che, durante una conferenza stampa, afferma che nessuno sarebbe stato portato via dai tetti dell’ambasciata di Kabul come successo a Saigon nel 1975.

L’immagine, diventata presto un meme, di Biden che controlla per ben tre volte l’orologio durante la cerimonia di rimpatrio delle salme dei caduti, ha scatenato invece reazioni durissime dell’opposizione e anche delle genitori dei caduti, come Shana Chappell, madre di un marine di 20 anni morto a Kabul, che ha manifestato il suo sdegno in un post di Facebook diventato virale.

Lo stesso Instagram è stato costretto a scusarsi per un blocco operato nei confronti della signora nei giorni successivi all’attentato.

Lanciato dalla piattaforma Save America PAC e andato in onda sulle TV via cavo (con un budget molto modesto), lo spot “Failure” è stato veicolato soprattutto online e sui canali Telegram legati all’ex presidente Trump. Un video che per Fox News rappresenta il primo spot della campagna elettorale 2024. Crudo e angosciante, rappresenta un concentrato di tecniche dei migliori negative ads.

La font utilizzata ha le singole lettere tagliate, come per richiamare il concetto di catastrofe (crollo?), le immagini sono disturbate come in una vecchia TV, i volti dei bambini terrorizzati fanno leva sui sentimenti più profondi dell’audience.

“People are  being left behind”, recita il messaggio, mentre scorrono le tragiche sequenze dei neonati passati ai soldati al di là del muro dell’aeroporto. Nella conclusione dello spot, il podio della conferenza stampa rimane vuoto, come se il ruolo di presidente risultasse vacante. A chiudere frettolosamente la porta (in faccia al pubblico/agli americani, come in una ritirata) è una ragazza dello staff che indossa una mascherina.

I supermercati ancora vuoti, 20 anni dopo

Quando nel marzo del 2020 venne annunciato il primo lockdown, nel tentativo di contenere l’epidemia da Covid-19, gli scaffali dei supermercati si svuotarono improvvisamente di frutta, verdura, pasta, carne, conserve e molto altro. Sembrava passato un ciclone ma era solo l’isteria alimentata da una narrazione mediatica allarmista.

Chi non era troppo giovane per andare al supermercato da solo, si ricorderà gli scaffali il 12 settembre 2001: le stesse scene, lo stesso panico, gli stessi pensieri da fine del mondo.
L’11 settembre ha sancito la fine di quell’ottimismo figlio degli anni ’80 e ’90, dove la crescita sembrava infinita, i problemi pochi, i soldi molti.

Dopo la sconfitta dell’Unione Sovietica, per dirla con Nesi, si viveva “un’estate infinita” dove il domani sarebbe stato sempre migliore dell’oggi: almeno fino a quella mattina a Manhattan.

Gli anni ’90 che tornano trovano un mondo molto differente e complesso, in cui spesso la soluzione delle grandi questioni passa per il modo in cui le si raccontano. Un racconto in cui il finale però non è mai scritto, a differenza di molte delle epopee politico e sociali novecentesche. Come diceva Keynes: «Ciò che accade in fin dei conti, non è l’inevitabile, ma l’imprevedibile».