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10 keyword del 2022 che useremo sempre di più nel 2023

Il nostro linguaggio si evolve a un ritmo sempre più veloce. Negli ultimi anni, la tecnologia ci ha catapultato nel futuro. Le parole si sono trasformate sotto i nostri occhi per permetterci di continuare a comunicare in maniera corretta ed efficace. Alcuni termini arrivano dal passato, altri sono neologismi o crasi tra parole di utilizzo comune.

Quali sono dunque le parole su cui i professionisti del marketing e della comunicazione digitale dovranno concentrarsi? Quelle che permetteranno di raccontare la complessa realtà contemporanea?

Esploriamo insieme le 10 parole che continueranno ad avere un ruolo chiave nel 2023, dalle esperienze digitali nel metaverso alla centralità delle persone e alla loro capacità di esprimersi nella società odierna.

1. Metaverso

Il termine è comparso la prima volta nel romanzo cyberpunk Snow crash scritto da Neal Stephenson nel 1992. Indica uno spazio tridimensionale all’interno del quale persone fisiche hanno la possibilità di muoversi, condividere e interagire tra loro. Al centro di tutto troviamo la personalizzazione.

5 trend sul metaverso per il 2023

Un numero crescente di marketer sta abbracciando questa nuova era di esperienze virtuali e sta raccogliendo risultati notevoli.
Anche le aziende non possono più ignorare questa enorme opportunità per raggiungere il proprio pubblico in maniera unica e creativa.

Ma non è un Eden. Anche il Metaverso ha i suoi lati oscuri. Il Darkverse, infatti, è l’altro concetto che sta prendendo forma attraverso i nostri visori, diventando un luogo di florida e pericolosa proliferazione di illegalità come reati finanziari, sabotaggi, minacce o altre tipologie di estorsioni

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2. Cryptoeconomy

La criptoeconomia descrive un campo interdisciplinare, emergente e sperimentale che attinge a idee e concetti dell’economia, della teoria dei giochi e da altre discipline correlate nella progettazione di sistemi crittografici peer-to-peer.

L’economia delle criptovalute ci ha fatto fare un passo avanti verso l’immaginazione di un futuro alternativo per Internet, in cui la decentralizzazione è protagonista.

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3. Shrinkflation

Con shrinkflation si indica la pratica di ridurre le dimensioni di un prodotto mantenendone il prezzo di riferimento. È un fenomeno a cui fare attenzione soprattutto tra gli scaffali del supermercato alla luce della crescente inflazione.

Chiamata anche sgrammatura, è una strategia adottata dalle aziende, principalmente nel settore alimentare e delle bevande, per aumentare furtivamente i margini di profitto o mantenerli di fronte all’aumento dei costi di input.

4. Quiet Quitting

Nell’era della post pandemia, il quiet quitting diventa una forma di resistenza diretta e di protesta verso l’hustle culture, quella che ci vede impegnati al lavoro 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Lasciare silenziosamente il proprio lavoro è una pratica (purtroppo) comune. È il risultato di anni di burnout che hanno registrato un picco durante il periodo di lockdown.

parole

Il nuovo approccio al mondo del lavoro, partito dagli Stati Uniti, è chiaramente una risposta alla cultura della competizione. Con il quiet quitting si intende dare più peso alla qualità della vita privata rispetto alla crescita lavorativa.

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5. Gaslighting

Gaslighting è la parola dell’anno 2022 secondo il dizionario statunitense Merriam-Webster. Il termine è associato alla manipolazione e all’abuso psicologico: “Manipolazione psicologica che durante un lasso di tempo prolungato induce la vittima a mettere in dubbio la validità dei propri pensieri, la propria percezione della realtà o dei ricordi, e porta a confusione, perdita di sicurezza e autostima, incertezza delle proprie emozioni e salute mentale”.

Le ricerche di questa parola sono aumentate in maniera vertiginosa del 1740% nel giro di due anni. Le persone sono sempre più interessate a capire esattamente cosa significhi, non solo nell’ambito delle relazioni sentimentali ma anche in molti altri contesti.

6. Permacrisis

In questo periodo di sconvolgimenti continui e senza precedenti, una singola parola è stata elegantemente creata per dare voce alla nostra esperienza collettiva: “permacrisi”.

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Definita dal Collins Dictionary come parola dell’anno per il 2022, permacrisis è formata da “permanente” e “crisi”, e incarna un’epoca prolungata caratterizzata da instabilità, insicurezza e ansia. Con le guerre, le pandemie e la recessione economica che incombono sull’attuale instabilità, non sorprende che questo termine emergente nell’uso popolare superi anche parole più consolidate come “lockdown” o “pandemia”.

7. Ecoansia

Sul tema ambientale sentiremo ancora molto parlare di ecoansia e di quella profonda sensazione di disagio e di paura che si prova al pensiero ricorrente di possibili disastri legati al riscaldamento globale e ai suoi effetti ambientali.

Insieme ad ecoansia arrivano altre parole come simbiocene, che designa una nuova era, caratterizzata dalla necessità di progettare il futuro oltre il pessimismo ambientale. Ma anche solastalgia: il disagio causato dai cambiamenti negativi che si verificano nell’ambiente, una combinazione del latino sōlācium (conforto) e della radice greca -algia (dolore).

8. Goblin mode

Le persone di tutto il mondo stanno dicendo addio alle imposizioni estetiche della società per abbracciare una vita più libera.

È stata soprannominata “Modalità Goblin”, in cui oziare sul divano, mangiare pizza e guardare programmi televisivi viene incoraggiato come strumento per affrontare lo stress o l’ansia.

Il trend è diventato virale sui social già l’anno scorso ed è destinato a consolidarsi. Non si tratta di pigrizia, ma di uno stile di vita che può aiutare a superare i periodi difficili e a dimenticare per qualche tempo i problemi che affliggono il mondo.

9. Non binario

Parliamo di non-binario quando le persone rifiutano lo schema maschile-femminile nel genere sessuale e, a prescindere dal sesso attribuito alla nascita, non riconoscono di appartenere al genere maschile né a quello femminile.

L’identità di molte persone non si limita più alla concezione tradizionale di maschio e femmina: per alcuni il loro genere trascende queste due categorie. Parole come cisgender, transgender, agender e non-binary sono entrate a far parte del nostro vocabolario quotidiano, a testimonianza di quanta strada è stata percorsa in termini di accettazione delle diverse esperienze di identità di genere.

La consapevolezza e l’apprezzamento di queste terminologie permette a tutte le persone, non solo a quelle che si identificano in questo modo, di sentirsi viste e ascoltate senza giudizi o esclusioni.

10. Schwa

Tra le altre parole di cui sentiremo ancora molto parlare c’è lo schwa con il simbolo “ə”, citato sempre più spesso nel dibattito per una lingua italiana più inclusiva. Per anni, i linguisti hanno utilizzato lo schwa, vocale sconosciuta a molti parlanti di lingue europee. Nonostante la sua oscurità, anche se non c’è un modo per digitarlo facilmente su tastiere di computer e smartphone, è presente nell’alfabeto fonetico internazionale e fornisce la pronuncia corretta di innumerevoli lingue in tutto il mondo.

Nel sistema fonetico lo schwa identifica una vocale intermedia, il cui suono si pone esattamente a metà strada fra le vocali esistenti. Si pronuncia tenendo rilassate tutte le componenti della bocca, senza deformarla in alcun modo e aprendola leggermente.

Ad oggi l’Accademia della Crusca si è espressa negativamente dicendo che è una forma non accettabile per la lingua italiana. Non ci resta che aspettare di vedere se la lingua evolverà insieme alla società e se sarà lo schwa a testimoniare questa trasformazione.

notizie della settimana

ChatGPT, pagamenti digitali, i consumi per le feste e le altre Ninja news della settimana

Tra le notizie della settimana segnaliamo che calano i consumi per le festività, ma forse non c’è da preoccuparsi: come evidenziato da una ricerca condotta da Younited Italia (che puoi approfondire qui), il 20% delle persone procrastina lo shopping natalizio fino alla settimana del 25 dicembre. Nel frattempo, i pagamenti diventano sempre più digitali.

Le piattaforme eCommerce continuano a crescere, ringalluzzite dalle prospettive di nuovi canali di acquisto (leggi Metaverso e Realtà Aumentata).

A far da traino a questa nuova tendenza, Gen Z e Millennial (o, come è stata definita in un recente report che puoi leggere qui, la Generazione Twitch). Soprattutto i più giovani stanno cambiando radicalmente non solo il modo di comprare, ma anche quello di informarsi, mentre da più parti emergono preoccupazioni per la privacy e tutela diritto d’autore sulle nuove AI in grado di generare immagini e testi a partire da pochi input.

Se può servire a tranquillizzarti, questo articolo è (ancora) scritto da un essere umano.

Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.

► LE VOCI DELLA SETTIMANA ◄

voci banca sella

Consumi per le festività in calo

Le analisi di Ipsos Italia prevedono una sensibile riduzione della spesa per regali, viaggi e cenoni.

La categoria preferita resta l’abbigliamento con il 45%, acquistata principalmente in negozio (75%), seguono i buoni regalo (31%), comprati soprattutto sulle piattaforme digitali (76%) e, a pari merito (30%) libri e articoli per la casa.

Una nuova era per l’eCommerce

A dirlo è il nuovo report della società di ricerca sull’audience GWI. Nel prossimo anno cambierà sempre di più il modo in cui cerchiamo online ciò che vogliamo acquistare e diventeranno sempre più centrali i nostri alter ego nel metaverso.

notizie della settimana

Anche la sostenibilità continuerà a essere al centro del dibattito, mettendo in discussione sempre di più il modello consumistico attuale.

Secondo una stima di Statista contenuta nel report Digital Market Outlook, dal 2020 al 2025, il valore delle transazioni digitali crescerà del 16,3% in Europa, del 15,2% negli Stati Uniti e dell’11,2 in Cina.

Sull’evoluzione delle tecnologie, ma anche su temi come Social Responsibility ed euro digitale, in occasione del Salone dei Pagamenti 2022 abbiamo chiesto un confronto a Giovanni Baglivo – Vice Responsabile Banking e Sistemi di Pagamento Banca Sella, Laura Fineo – Responsabile Marketing Banca Sella e Andrea Tessera – Chief Innovation Officer Banca Sella.

stand banca sella salone dei pagamenti

Clicca sui nomi per ascoltare cosa hanno detto ai nostri microfoni.

Google in allarme per la reputazione dell’azienda

I dipendenti di Google si sono resi conto del clamore intorno a ChatGPT, il chatbot di intelligenza artificiale rilasciato al pubblico alla fine di novembre e diventato rapidamente un fenomeno virale.

Secondo i dirigenti i rischi nel fornire informazioni sbagliate su una tecnologia nuova sono troppo alti e per questo Big G si sta muovendo “in modo più cauto di una piccola startup” su questo fronte.

I giovani si informano sempre più spesso su TikTok

A dirlo è l’ultimo report di Reuters Institute, secondo il quale non sono le fonti di notizie mainstream le principali fonti di contenuti giornalistici sulla piattaforma, bensì le “personalità di internet”, ovvero gli Influencer.

notizie della settimana: i giovani si informano su tiktok

Si tratta di una tendenza significativa, che potrebbe riflettere una più ampia sfiducia nei confronti dei media tradizionali.

Notizie della settimana: Instagram lancia la funzione Note

Si tratta di una funzionalità definita come un nuovo modo per condividere i propri pensieri e vedere cosa stanno facendo gli amici. Brevi post, della lunghezza massima di 60 caratteri, che possono contenere soltanto testo ed emoji.

Elon Musk non è più la persona più ricca del mondo

Dopo il calo del prezzo delle azioni Tesla, l’amministratore delegato di LVMH Bernard Arnault lo ha scalzato dal suo status.

Arnault ha fatto fortuna costruendo il più grande conglomerato del lusso del mondo, che comprende marchi come Louis Vuitton e Tiffany.

Il 55% delle aziende prevede di rafforzare il team di comunicazione corporate

A dirlo è un’indagine realizzata da EY in collaborazione con SWG. Secondo lo studio, la comunicazione corporate oggi, oltre a sostenere prodotti e servizi, assume un ruolo sempre più centrale nello sviluppo e tutela del capitale reputazionale, legandosi così ai processi decisionali e strategici.

“She” è lo spot natalizio che non dovresti perderti

Uno spot davvero bello e delicato quello di J&B Spain, realizzato dall’agenzia El Ruso de Rocky.

 

Nella categoria pubblicità strappalacrime, il film rientra nel filone degli spot dedicati al Natale, in cui i brand concentrano tutta la loro creatività nell’esaltazione dei buoni sentimenti, dell’altruismo e della condivisione.

instagram lancia note

Instagram lancia la funzione Note (e vuole fare concorrenza a Twitter)

Instagram lancia la funzione Note (“Notes” nella versione inglese).

Si tratta di una funzionalità definita come un nuovo modo per condividere i propri pensieri e vedere cosa stanno facendo gli amici. Brevi post, della lunghezza massima di 60 caratteri, che possono contenere soltanto testo ed emoji.

L’azienda sta introducendo diversi cambiamenti significativi, tra cui spicca la feature Note. Con Note, gli utenti possono aggiornare i loro amici usando solo testo ed emoji, utilizzando un formato diverso rispetto alle immagini e ai video per cui Instagram è più conosciuto.

Altre nuove funzionalità sono in fase di lancio nelle Storie e introdurranno nuovi modi per condividere con i gruppi.

A cosa serve la funzione Note di Instagram

Tra tutte le nuove funzioni annunciate, Instagram Notes è forse la più interessante, in quanto aggiunge un modo per comunicare con gli altri utilizzando solo il testo. Anche se questa nuova introduzione ricorda vagamente Twitter, l’attuale implementazione ha un’interfaccia utente molto diversa.

In Instagram, gli utenti possono lasciare note andando in cima alla loro casella di posta, quindi selezionando i follower che seguono o altri dall’elenco “Amici stretti”. Hanno così a disposizione 60 caratteri di testo o emoji per scrivere la nota.

instagram note

La nota apparirà in cima alle caselle di posta degli amici per 24 ore e le risposte arriveranno come DM.

Le somiglianze di Note con Twitter

Sebbene il formato in sé differisca dal feed in tempo reale di Twitter, l’utilizzo delle Note potrebbe avere una certa sovrapposizione col servizio, per il tipo di input che viene richiesto (“Cosa stai facendo?”) e per il numero limitato dei caratteri.

LEGGI ANCHE: Elon Musk non è più l’uomo più ricco del mondo, superato da Bernard Arnault

E in effetti, la scorsa settimana il New York Times aveva riferito che Meta stava valutando la possibilità di trasformare Instagram Notes, in fase di test da molti mesi, in un rivale di Twitter a tutti gli effetti, per sfruttare il caos che regna in Twitter dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk. Secondo il rapporto, l’azienda stava valutando se Notes dovesse essere un’applicazione autonoma o un altro feed all’interno di Instagram.

comunicazione corporate

Il futuro della comunicazione corporate: più strategica e di impatto sociale

Le grandi crisi globali che si sono succedute negli ultimi anni (dal Covid-19 al conflitto in Ucraina) hanno trasmesso, tanto alle aziende quanto all’opinione pubblica, una nuova consapevolezza sul ruolo sociale delle imprese e sulla loro centralità nel dibattito pubblico.
In questo contesto, all’interno delle aziende cambiano il ruolo e le attese nei confronti della comunicazione corporate che, oltre a sostenere prodotti e servizi, assume un ruolo sempre più centrale nello sviluppo e tutela del capitale reputazionale, legandosi così ai processi decisionali e strategici.

È quanto emerge dall’indagine “Quali nuovi orizzonti aprirà la comunicazione corporate?” realizzata da EY in collaborazione con SWG, che ha interrogato i responsabili della comunicazione di alcune delle più importanti aziende del Paese, con l’obiettivo di comprendere come brand, reputazione e comunicazione aziendale sono evoluti nel corso degli ultimi anni e quali sono le sfide per il futuro.

comunicazione corporate - alessandro vanoni ey swg

Alessandro Vanoni, Direttore Brand & Communications di EY in Italia e brand strategy leader della regione EY Europe West, commenta: “Ora più che mai capire il contesto, ragionare su nuove strategie e saperle raccontare è chiave per supportare adeguatamente la trasformazione delle aziende e della società, tenendo le persone al centro. Gli shock di questi anni hanno sicuramente messo la comunicazione sotto i riflettori. Non è un caso che l’85% dei responsabili intervistati oggi ritenga fondamentale il contributo della comunicazione per creare fiducia e che il 54% del campione abbia riscontrato un aumento di attenzione verso la funzione negli ultimi 3 anni”.

Un ruolo sempre più strategico che trova conferma in quel 64% del campione che ritiene che il ruolo della comunicazione sia (finalmente) adeguatamente riconosciuto in azienda. Negli ultimi tre anni i team di comunicazione, messi sotto pressione dai diversi shock sociali ed economici che si sono succeduti, hanno visto, nel 74% dei casi, un aumento del carico di lavoro che si è tradotto anche, nel 71% dei casi, in un rafforzamento del brand.

comunicazione corporate - il ruolo in italia

Per i brand che in questi anni hanno lavorato bene si sono aperte opportunità incredibili, a livello sia di comunicazione esterna che interna: i vari eventi imprevisti hanno portato a un ripensamento completo del modello di comunicazione, ormai compiutamente integrato, oltre a una maggiore maturità nell’uso dei diversi canali, che ha saputo creare valore misurabile per i brand. La comunicazione in questo scenario ha un vantaggio competitivo: ha radici nell’anima dell’azienda, la conosce intimamente, e ha antenne fuori, riesce a raccordare una molteplicità di livelli di informazione e raggiungere l’intera mappa degli stakeholder” – commenta Vanoni.

L’eterna diatriba tra carta e digitale

Soltanto per il 26% degli intervistati però l’aumento dell’attenzione verso la comunicazione in azienda si è tradotto in un aumento del budget riservato alla funzione; per il 71% del campione è rimasto invariato e per il restante 3% è addirittura diminuito.

Risorse indirizzate perlopiù ai social (84%), ma con una forte presenza, soprattutto per ciò che attiene alla brand reputation, della stampa tradizionale (considerata area chiave su cui investire per l’81% dei responsabili) e con una crescente attenzione anche agli owned media (58% del campione).

risorse per la comunicazione

Siamo dunque in una fase di integrazione ed espansione (non sostituzione) dei canali.

Comunicazione corporate: il profilo del comunicatore ideale

Dall’indagine emerge quindi che la trasformazione passa da team sempre più professionali, performanti e focalizzati, piuttosto che da budget più grandi.

Per il 40% degli intervistati la prima caratteristica che il candidato ideale deve possedere è la capacità di pensiero strategico, a seguire una rete di relazioni consolidata (27%) e velocità di esecuzione (17%). In breve: capacità di cambiare rotta rapidamente e di pensare fuori dagli schemi sono le principali qualità del comunicatore efficace.

Il 55% delle aziende coinvolte prevede di rafforzare il team di comunicazione nei prossimi mesi, con un’attenzione prioritaria alla comunicazione esterna (31%); il 21% degli intervistati prevede invece assunzioni nel team dedicato ai social e il 10% nella squadra dedicata alla comunicazione interna.

comunicazione - rafforzare i team

Creare valore per l’azienda a partire dai temi strategici

Una comunicazione sempre più focalizzata su temi strategici e di business: tra le priorità delle funzioni di corporate communication, spiccano i temi di impatto sociale (ESG), di primaria importanza per il 32% del campione, a seguire contenuti legati ai prodotti venduti o ai servizi offerti (29%) e temi corporate (23%).

Dunque, i comunicatori contemporanei sono sempre più legati alle strategie di business e vicini alle guide d’azienda, relazionandosi nell’87% dei casi direttamente con il CEO, nell’84% con le business line e nel 55% con team marketing e HR.

Dall’indagine emerge inoltre – soprattutto dalle risposte qualitative fornite dagli intervistati – una spirale di nuova centralità per la comunicazione interna, legata soprattutto all’eredità della pandemia e alle nuove modalità ibride di lavoro, fondamentale per mantenere i dipendenti più informati e coinvolti in relazione alla vita aziendale.

griglia immagine di copertina - notizie

La Parola dell’Anno, il Pantone 2023 e le altre notizie della settimana

Torniamo con la selezione delle notizie della settimana appena trascorsa. Si avvicina la fine dell’anno e iniziare a fare dei bilanci è inevitabile (ma decisamente utile).

Mentre il valore delle aziende tecnologiche europee scende (e per fortuna “le nostre” Scalapay e Satispay tengono alta la bandiera), non basterà cambiare un numero sul calendario per far scomparire le questioni lasciate in sospeso dal 2022.

Continua infatti il dibattito su una riforma globale del mondo del lavoro (qui e qui abbiamo parlato di alcune distorsioni legate alla percezione della vita professionale): si prova a ridurre gli orari e il carico per migliorare la produttività.

Cambiano anche le abitudini d’acquisto sotto le feste: le persone tornano a preferire i negozi di quartiere (grazie anche alla visibilità offerta dal social media, come vediamo nel report di YouGov per Meta) e utilizzano di più gli strumenti di pagamento online (soprattutto i più giovani, come puoi leggere qui).

Siamo quindi sempre più connessi e a nostro agio con la tecnologia, ma, probabilmente, non abbiamo nessuna intenzione di diventare perfetti e virtuali, come avatar o influencer.

Ce lo conferma la Parola dell’Anno scelta da Oxford Languages: scoprila continuando a leggere il nostro recap.

Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.

Il punto sui servizi finanziari al Salone dei Pagamenti

L’industry si è evoluta così rapidamente che le proiezioni sono affascinanti, perché la tecnologia ha guidato il cambiamento verso una nuova era. La semplificazione ha giocato un ruolo chiave e ha spinto le aziende ad accelerare per rimanere competitive.

Salone dei pagamenti 2022 - banca sella

Ne abbiamo parlato con Laura Fineo, Responsabile Marketing Banca Sella, che ci ha spiegato in che modo sia possibile fare educazione finanziaria (puoi ascoltarla qui) e con Giovanni Baglivo, Vice Responsabile Banking e Sistemi di Pagamento Banca Sella. Ecco cosa ci ha detto.

Notizie della settimana: scende il valore delle aziende tech europee

Il picco verso il basso, dai 3,1 trilioni dello scorso anno, è stato segnalato dal fondo di investimento Atomico nel suo rapporto annualeState of European Tech“.

Bilancio comunque positivo per il Vecchio Continente, con 4 nuovi unicorni, mentre l’Italia ha dato vita alle sue prime due startup da oltre 1 miliardo di dollari: Scalapay e Satispay.

Settimana lavorativa di quattro giorni: lo studio

Il Financial Times riporta l’esperienza di quattro aziende che hanno aderito a un periodo di sperimentazione, promosso dalla non-profit 4 Day Week Global.

Tra i benefici riscontrati un migliore equilibrio tra vita privata e vita lavorativa, senza intaccare la produttività, ma anche benefici sociali più ampi, come una maggiore uguaglianza di genere e una riduzione dell’impronta di carbonio dei lavoratori.

I detrattori temono, invece, conseguenze da burnout o l’erosione della cultura del posto di lavoro.

Shopping Natalizio, gli Italiani riscoprono il Made in Italy grazie ai social

Uno studio Meta commissionato a YouGov analizza le abitudini d’acquisto degli italiani su Instagram, Facebook e WhatsApp.

Nel 2021, il 43% delle persone ha scelto di fare acquisti da una piccola impresa durante le festività, quest’anno, il 92% dei consumatori italiani ha voglia di scoprire nuovi brand durante lo shopping di Natale.

Goblin Mode batte Metaverso

Tra le notizie della settimana menzioniamo L’Oxford Word of the Year 2022, l’annuale riconoscimento della parola dell’anno secondo il celebre dizionario della lingua inglese, che ha decretato la vittoria del termine che indica il rifiuto dell’immagine perfetta.

notizie della settimana: la parola dell'anno

È un sollievo scoprire che siamo stanchi di apparire sempre perfetti come nei selfie su Instagram e nei video di TikTok“, ha commentato Casper Grathwohl, presidente di Oxford Languages.

La parola metaverso, invece, si è classificata solo al secondo posto.

WhatsApp inizia a distribuire avatar 3D

Potranno essere utilizzati come foto profilo o adesivi personalizzati, e arrivano alcuni mesi dopo il loro debutto su Instagram, Facebook e Messenger. Gli adesivi avatar su WhatsApp saranno simili ai Bitmoji di Snap o ai Memoji di Apple.

Il colore del 2023 secondo Pantone

Salutiamo Viva Magenta, il colore dell’anno 2023 di Pantone.

pantone

La fumata dell’autorità mondiale del colore, questa volta, si tinge di un colore rosso intenso e a tratti rosato.

Il Pantone dell’anno, Viva Magenta 18-1750, vibra di vivacità e vigore. È una tonalità radicata nella natura discendente dalla famiglia dei rossi ed espressiva di un nuovo segnale di forza.

Stella McCartney lancia S-Wave

notizie della settimana s wave

Il simbolo S-Wave ha l’obiettivo di rappresentare l’armonia della natura in combinazione con i valori della stilista. Ma, soprattutto, rispecchia l’ideale di una moda luxury consapevole, che evidenzia l’impegno nella ricerca dell’innovazione e il ruolo di una leadership responsabile.

Le più belle campagne di novembre

pubblicità novembre -Calendario Lavazza 2023

Manca poco a Natale, fervono i preparativi e noi siamo quasi pronti per le pubblicità più strappalacrime; nel frattempo però, godiamoci le pubblicità più belle di novembre, direttamente dall’instancabile mente creativa dei brand a noi più cari.

regali di natale e shopping natalizio copertina

Shopping Natalizio: gli italiani riscoprono il Made in Italy (anche grazie ai social)

Meta ha analizzato le abitudini di consumo delle persone sui social per lo shopping natalizio, attraverso uno studio commissionato a YouGov, che evidenzia quanto siano centrali etica e sostenibilità nelle scelte d’acquisto degli utenti.

Lo studio ha coinvolto gli utenti di 33 Paesi EMEA (Europe, Middle East, Africa), inclusa l’Italia.

Il sondaggio si è svolto su oltre 52.000 adulti nel 2021, 49.563 nel 2020 e oltre 45.000 nel 2019 (in tutti e 3 i casi a dicembre di ciascun anno).

Ecco i risultati riguardo al nostro Paese.

LEGGI ANCHE: Guida al retail per le festività: come fidelizzare i clienti con un’esperienza personalizzata

Shopping Natalizio: comunità locali e sostenibilità

Supporto alle comunità locali

Il report di Meta evidenzia come sia sempre più diffusa la tendenza a supportare le comunità locali e le piccole imprese in occasione degli acquisti per le vacanze: nel 2021,

Il 51% dei consumatori dell’area Europa, Medio Oriente e Africa ha scelto di acquistare da una piccola impresa locale durante le festività natalizie. In Italia, la percentuale si attesta al 43%.

Sostenibilità è una parola chiave, anche per gli acquisti di Natale

Il 49% dei consumatori dell’area EMEA afferma di considerare l’impatto ambientale dei prodotti/regali che acquista per le festività natalizie.

In Italia, la percentuale sale al 55%. Inoltre, il 32% apprezza i marchi che si focalizzano sulla sostenibilità (in Italia il 35%).

Il 56% dei consumatori dell’area EMEA pensa che i marchi dovrebbero trovare il modo di restituire risorse alla comunità durante le vacanze. Il 30% dei “festive shopper” apprezza i marchi che si concentrano su politiche commerciali etiche/corrette.

shopping natalizio coppia

Durante le festività natalizie, le persone traggono ispirazione da scoperte inaspettate

Il 49%  trova difficile decidere quali regali fare a Natale (stessa percentuale anche in Italia), sentendosi più a suo agio con le scoperte spontanee.

In particolare: il 57% degli intervistati si diverte a scoprire articoli non cercati attivamente (in Italia, la percentuale arriva al 62%); il 48% degli intervistati concorda sul fatto che la scoperta di articoli non cercati attivamente faciliti gli acquisti delle festività (53% in Italia); in generale, il 90% dei “festive shopper” sarà ben disposto a provare un nuovo marchio durante le festività natalizie (92% in Italia).

Il web è il luogo in cui le persone scoprono i prodotti durante le vacanze

Il 68% dei consumatori dell’area EMEA ha scoperto idee o navigato online per trovare ispirazione durante le ultime festività natalizie (65% in Italia).

Durante la navigazione e gli acquisti festivi online, il 42% degli acquirenti ha scoperto un regalo per qualcuno. (47% in Italia).

Il 45% ha trovato idee o ha cercato ispirazione sulle app di Meta (40% Italia), rispetto al 36% che si è mosso sui motori di ricerca e al 31% che ha utilizzato siti di e-commerce. I consumatori stanno scoprendo nuove piccole imprese grazie alle app Meta: in particolare, tra le persone che hanno utilizzato le app Meta per scovare idee per lo shopping natalizio, il 26% ha scoperto un’attività locale di cui non era a conoscenza (in Italia il 21%).

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Le persone cercano ispirazione sui social per lo shopping Natalizio

Il 68% dei consumatori nell’area EMEA ha scoperto idee regalo tramite contatti e suggerimenti delle App, con l’Italia che vanta una percentuale del 62%; mentre il 57% degli intervistati è stato guidato da contenuti sponsorizzati (il 52% in Italia).

I “festive shopper” vogliono essere intrattenuti

Il 35% degli intervistati ha trovato i video online utili per trovare ispirazione per i regali (stessa percentuale anche in Italia). In particolare, guardare video rappresenta il 50% del tempo trascorso su Facebook.

I Reels sono di gran lunga il formato in più rapida crescita di Meta, e rappresentano il 20% del tempo che le persone trascorrono su Instagram.

Il 43% degli acquirenti intervistati ha trovato i consigli su marchi o prodotti dai creator utili per trovare ispirazione per i regali. In Italia lo ha dichiarato il 37% degli intervistati.

Shopping Natalizio: le persone apprezzano le esperienze su misura

Il 44% dei consumatori dell’area EMEA ha acquistato un prodotto scoperto tramite annunci personalizzati sui social media. La percentuale in Italia è del 43%.

I clienti apprezzano la comunicazione diretta con le aziende

Il 32% dei consumatori dell’area EMEA ha utilizzato i servizi di messaggistica Meta (Whatsapp/Instagram Direct/Facebook Messenger) per comunicare con un’azienda durante il periodo delle vacanze.

La percentuale è del 26% in Italia. In particolare, il 21% dei consumatori dell’area EMEA ha utilizzato WhatsApp per comunicare con un’azienda durante il periodo delle vacanze, con il 20% in Italia.

Inoltre, il 55% degli acquirenti che hanno inviato messaggi a un’azienda durante le festività natalizie hanno trovato la messaggistica istantanea più utile per il monitoraggio degli ordini (il 53% in Italia); il 41% ha utilizzato le richieste/aggiornamenti del servizio clienti (34% in Italia) e il 41% la gestione degli ordini, ad esempio resi o rimborsi ( 39% in Italia).

shopping natale centro commerciale

Nel 2021, la spesa per le festività è tornata ai livelli pre-pandemia

Il 59% dei consumatori dell’area EMEA nel 2021 ha dichiarato che pianificare in anticipo lo shopping delle festività natalizie è più importante che mai (61% in Italia).

Il 31%  ha dichiarato di aver speso per gli acquisti delle festività di più rispetto all’anno precedente – in Italia il 28%. Al contrario, il 17% ha dichiarato di aver speso meno per gli acquisti delle festività rispetto all’anno precedente (In Italia il 18%).

Le esperienze sono regali sempre più gettonati per lo shopping natalizio

Il 21% dei consumatori EMEA ha acquistato esperienze, eventi dal vivo o categorie di viaggio. La percentuale arriva al 13% in Italia.

Le persone stanno tornando nei negozi fisici, ma continuano ad essere rilevanti le abitudini di acquisto digitali maturate durante la pandemia, come si evince dalla pari dipendenza dall’online (fonte APAC MSD/Holiday Insights 2022, una ricerca del giugno 2022 condotta dal team Business Marketing Research and Intelligence di Meta)

Il 68% delle persone ha scoperto idee o ha cercato ispirazione online (65% in Italia) mentre il 67% ha preferito fare un giro per i negozi  (65% in Italia).

notizie ninja della settimana

Spotify, IKEA e Lancia: le notizie Ninja della settimana

Dopo i nuovi record del Black Friday si riparte verso uno dei periodi più magici e ricchi di occasioni di Business dell’anno.

Le feste natalizie rappresentano un’opportunità per tirare un po’ il fiato per molte attività commerciali, specie per il settore retail, ma anche per costruire relazioni autentiche e durature con i potenziali clienti, per tutto l’anno.

Ad esempio, grazie a un report di Salesforce, abbiamo scoperto che il 56% delle persone si aspetta offerte personalizzate.

Altro dato importante è che il 74% dei clienti afferma che comunicare in modo onesto e trasparente è più importante ora rispetto a prima della pandemia.

Autenticità è anche la parola chiave per un macrogruppo di persone che a breve disporranno di un potere d’acquisto immenso: parliamo degli Young Adults (qui puoi capire un po’ meglio chi sono), persone con cui i brand hanno bisogno di entrare in risonanza muovendosi già da ora.

Una generazione di creator, iper connessa, che consuma tantissimi contenuti digitali. Ma per nulla immune, ne siamo sicuri e ce lo confermano i dati, al fascino del Natale.

Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.

Le notizie della settimana: 33 trilioni in mano a Millennial, Alpha e GenZ

Nel 2030, le persone nate tra il 1997 e il 2012 disporranno di 33 trilioni di dollari. Una cifra enorme: si parla di circa il 27% del reddito mondiale a disposizione della “generazione Twitch”.

generazione twitch - i guadagni

I brand in grado di comunicare con loro saranno in grado di creare messaggi realmente rilevanti per questo pubblico.

A questo proposito, abbiamo ascoltato Nicoletta Besio, Sales Director di Twitch per l’Italia.

L’85% della GenZ ha pubblicato video online

La Gen Z ama contenuti sempre più personali e predilige una cultura pop digitale incentrata su di sé. Il 65% ritiene che i contenuti personali sono più importanti di quelli di cui parlano tutti. I dati sono quelli raccontati dal Culture e Trends Report di YouTube.

Spotify lancia il suo Wrapped 2022

Anche quest’anno la piattaforma per lo streaming musicale racconta ai suoi utenti i dati che loro stessi hanno contribuito a generare con i loro ascolti.

La novità di rilievo è rappresentata dalla “Personalità d’ascolto“, una funzione creata ispirandosi al più classico dei test di personalità, per identificare 16 diverse tipologie di ascoltatori.

Le notizie dal mercato digitale: su del 2,1% nel 2022

Secondo l’ultimo rapporto Anitec-Assinform, nei primi sei mesi dell’anno “ad avere la crescita percentuale più sostenuta sono stati i settori dei servizi Ict (+7,2%), spinti soprattutto dal cloud (+25,5%), e da contenuti e pubblicità digitale (+7,1%)“.

Le festività come driver di crescita per il retail

Il 74% degli acquirenti afferma che comunicare in modo onesto e trasparente è più importante ora rispetto a prima della pandemia.

Inoltre, ben l’80% degli acquirenti abbandona un rivenditore dopo tre esperienze negative.

guida al retail salesforce 01

Questi e molti altri dati nel rapporto gratuito “The Connected Shoppers Report” di Salesforce con i consigli per fidelizzare i clienti durante le festività natalizie.

Il 68% delle aziende digitali è Data Driven

Secondo un sondaggio condotto da 451 Research le imprese utilizzano una serie di infrastrutture e servizi cloud per raccogliere questi dati, che sempre più spesso provengono da una miriade di dispositivi, compresi quelli IoT.

Due tendenze che si oppongono l’una all’altra: mentre una cerca di aggregare i dati per estrarne valore, l’altra li distribuisce da un numero maggiore di fonti, rendendo difficile per le aziende trovare e accedere ai dati di cui hanno bisogno.

IKEA: una serratura contro la violenza domestica

È la prima serratura per guardaroba con chiusura dall’interno, compatibile con tutti i modelli IKEA, studiata per resistere ai tentativi di apertura dall’esterno.

Ovviamente SÄKERHET nella realtà non esiste, perché un prodotto non può risolvere il problema della violenza domestica. Ma una soluzione concreta e reale è possibile ed è proprio su questa che il brand vuole accendere i riflettori.

Lancia rinasce come marchio elettrico

Tra le notizie della settimana anche la casa automobilistica di proprietà di Stellantis, che sta per essere rilanciata come marchio di auto elettriche. L’azienda ha annunciato l’intenzione di produrre tre veicoli tra il 2024 e il 2028.

notizie della settimana: logo lancia

Il brand avrà anche un nuovo logo, l’ottavo nei suoi 116 anni di storia.

Notizie dal Black Friday, è nuovo record

Negli Stati Uniti le vendite online hanno superato i 9 miliardi di dollari, con un aumento complessivo del 2,3% rispetto all’anno precedente. I dati sono stati raccolti da Adobe, secondo cui in particolare i pagamenti Buy Now Pay Later sono aumentati del 78% rispetto alla settimana precedente.

Gli acquirenti del Black Friday hanno anche battuto il record degli ordini via mobile: il 48% delle vendite online è stato effettuato su smartphone, con un aumento rispetto al 44% dello scorso anno.

Darkverse: il lato oscuro del Metaverso

Hate Speech, phishing e ransomware: quali sono (e come evitare) i pericoli del Metaverso

Il Metaverso non è un Eden. Le truffe possono trovarsi dietro l’angolo, così come altri reati: riciclaggio di denaro, sfruttamento dei minori, disinformazione, attacchi informatici.

Il Darkverse, lato oscuro del Metaverso, è il luogo di florida e pericolosa proliferazione di illegalità. Non è certo il preludio della fine ma l’allarme è reale e richiede attenzione in un sistema che, apparentemente, sembra inespugnabile e insidioso.

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Il lato oscuro del Metaverso

Un’analisi proposta da Trend Micro lancia l’allarme e mette a sistema i rischi del Darkverse.

L’inaccessibilità è la caratteristica principale di creazione di rifugi inaccessibili al controllo esterno. Senza i token necessari e corretti i livelli di blindatura saranno elevatissimi.

Gastone Nencini, Country Manager di Trend Micro Italia ha affermato che “Il Metaverso è una visione hi-tech multimiliardaria che definirà la prossima era di Internet. Sebbene non sappiamo esattamente come si svilupperà, dobbiamo iniziare a pensare ora a come verrà sfruttato dai cybercriminali”.

Le proiezioni basate sui costi elevati e sul vuoto giurisdizionale confermano che “le Forze dell’Ordine faranno in generale fatica a sorvegliare il Metaverso nei primi anni. Dobbiamo intervenire ora, altrimenti si rischia che un nuovo selvaggio West si sviluppi nel nostro mondo digitale“.

I reati potenziali del Darkverse

Gli antri oscuri del Metaverso potrebbero rappresentare valide coperture per reati finanziari innanzitutto oltre a sabotaggi o estorsioni di sistemi industriali. Potranno anche pianificare e testare crimini che verranno poi replicati nel mondo reale.

Il rischio di phishing e ransomware coinvolgeranno in particolare gli NFT, unici strumenti utilizzati per definire la proprietà all’interno del Metaverso.

L’utente frodato potrebbe rimanere proprietario di un bene senza potervi accedere a meno che non venga pagato il ‘riscatto’.

Molti altri sono i rischi connessi alla dimensione oscura della realtà virtuale tra cui la falsificazione di opere artistiche.

Un esempio? Moxie Marlinspike, fondatore di Signal ed esperto di cyber security, che è riuscito a modificare un NFT in base a chi lo stava osservando.

Ulteriori rischi sono quelli connessi alla tutela della privacy: il furto di dati e l’esposizione online rappresentano già una potenziale minaccia nelle applicazioni internet che tutti siamo abituati a utilizzare e il pericolo si fa più concreto in mondi nuovi che conosciamo poco.

Phising su NFT

Hate Speech e molestie nel Darkverse

Un altro pericolo riguarda il rischio di molestie, hate speech e altri comportamenti violenti, che già oggi si diffondono a velocità impressionanti in molti ambienti in realtà virtuale.

Calum Hood è la responsabile per la ricerca del Center for countering digital hate (Ccdh) che ha recentemente investigato le interazioni che avvengono su VRChat, una sorta di social network in realtà virtuale disponibile per Oculus Quest. All’interno di VRChat, gli avatar degli utenti possono partecipare a feste e giochi o riunirsi nella piazza per chiacchierare.

Nel corso di undici ore, Callum Hood ha registrato più di 100 incidenti, che in molti casi hanno coinvolto anche ragazzini nemmeno adolescenti: minacce, atteggiamenti aggressivi, molestie sessuali e altro ancora. Nel complesso, il Center for countering digital hate ha stimato che un incidente di questo tipo si verifica ogni sette minuti.

LEGGI ANCHE: Cybersecurity: basta giocare in difesa, è il momento di correre in attacco

Darkverse: lato oscuro del Metaverso. Strumenti di difesa

È il caso di dirlo: fatto il Metaverso, trovato l’inganno.

Lo stesso responsabile di Meta per la creazione del metaverso, Andrew Bosworth, ha spiegato come sia “praticamente impossibile” moderare in maniera significativa il modo in cui le persone si comportano e parlano nei mondi virtuali.

Meta sta puntando soprattutto su tre strumenti:

  • l’intelligenza artificiale, che – nonostante i successi finora non travolgenti – potrebbe riconoscere comportamenti sospetti (per esempio l’avatar di un uomo che approccia in continuazione dei bambini);
  • la registrazione di tutto ciò che ci avviene (salvato solo sul nostro dispositivo personale) per inviare ai moderatori la testimonianza diretta delle esperienze negative;
  • la “zona di sicurezza personale” in cui sarà possibile rifugiarsi immediatamente e in qualunque momento, isolandosi da tutti gli altri utenti.

 

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notizie ninja della settimana

Il reset delle Big del Tech, i licenziamenti di Amazon e le altre news Ninja della settimana

La seconda parte del 2022 non è stata certo clemente con le grandi compagnie tecnologiche, impegnate ad affrontare turbolenze su diversi fronti. Tra le notizie della settimana, Zoom perde colpi, registrando un meno 90% sulle azioni dopo che l’azienda ha tagliato le previsioni di vendita annuali (in questo articolo trovi più informazioni). L’azienda aveva grandemente prosperato durante la pandemia e ora accusa il colpo di un ritorno, se non alla normalità, a un nuovo cambiamento.

Stesso cambiamento che stanno affrontando altre big: Facebook è in costante crisi da ricambio generazionale (a proposito, ecco perché dovresti smettere di usare le emoji) e addirittura circolano voci sull’abbandono dell’iconico Mark.

Anche in Amazon e Twitter proseguono, per ragioni diverse, le riduzioni del personale e gli ex dipendenti non fanno mistero della propria frustrazione (lo abbiamo letto in questa notizia).

Il minimo comune denominatore di questi cambiamenti è la difficoltà ad adeguarsi al cambiamento tecnologico che ci sta investendo, con i primi timidi tentativi di Metaverso, decentralizzazione e cryptoeconomia. Neppure Facebook, cambiando il nome in Meta, è riuscita ad avvicinarsi al Web3.

Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.

Il reset delle Big del Tech

Si tratta di un reset culturale, secondo quanto commentato da Vox. Una delle ragioni è che sono ormai mature e non possono più fornire agli investitori lo stesso tipo di crescita massiccia che hanno avuto negli ultimi due decenni.

Questo cambiamento avrà grosse ripercussioni sul settore.

Non si fermano i licenziamenti di Amazon

Lo ha scritto l’amministratore delegato Andy Jassy in una nota inviata ai lavoratori giovedì scorso. “Questa è senza dubbio la decisione più difficile che abbiamo preso in questo periodo“, ha scritto il CEO. L’azienda ha iniziato a informare i lavoratori del loro licenziamento la scorsa settimana.

Zuckerberg non lascerà Facebook

La notizia era circolata martedì su alcuni magazine di settore, ma è stata smentita ieri da un tweet del portavoce della società, Andy Stone. Nel frattempo, le azioni di Meta sono salite dell’1%, come riporta il New York Post.

Notizie della settimana: chiude la sede europea di Twitter a Bruxelles

I sei dipendenti del team hanno lasciato i loro incarichi a seguito dell’ultimatum inviato via mail da parte del nuovo CEO.

Lo smantellamento dell’ufficio, che svolgeva un ruolo di raccordo con le istituzioni, preoccupa la Commissione europea per il rischio disinformazione.

Zoom crolla in Borsa

Le azioni dell’azienda hanno perso il 90% dal picco raggiunto nell’ottobre 2020, in piena pandemia.

Negli ultimi mesi Zoom sta cercando di focalizzarsi principalmente sulle attività aziendali, ma la concorrenza di servizi come Teams e Slack è impegnativa e a pesare sono anche i conti.

Metaverso, non solo uno spazio per i giovani

La nuova realtà tecnologica attrae maggiormente gli over 36.

I ragazzi sotto i 25 anni, contrariamente alle aspettative, si dimostrano più indecisi e hanno paura che si perda il contatto con la vita fisica.

notizie - metaverso

Sono alcuni dati che emergono dalla ricerca condotta da Ipsos e dall’Osservatorio sul Metaverso sull’atteggiamento degli italiani nei confronti della nuova realtà immersiva.

L’alternativa a Google Analytics

Matomo rappresenta una possibile alternativa, da un lato perché è cookieless, dall’altro per la semplicità di data visualization e di presentazione del dato.

Ne abbiamo parlato con Francesco De Nobili, Digital Marketing Manager con esperienza pluriennale in consulenza e specialista nel settore B2B. Ascoltalo nel podcast.

Tiriamo le somme del Forum HR 2022

Tre giornate in cui si sono affrontati rispettivamente i temi del Training & Recruiting, Welfare & Wellbeing, Digital & Innovation.

Oltre 200 HR Director e 50 aziende Partner hanno permesso la realizzazione di ben 65 sessioni di lavoro fra Phygital Speech, Phygital Talk Show e Tavoli tematici. Abbiamo tirato le somme di questa edizione insieme a Federico Morganti, Content & Relations Design Officer di Comunicazione Italiana. Puoi ascoltarlo nel podcast.

Tesla è il brand percepito come più sostenibili tra gli italiani

Questo quanto emerge da una ricerca di Brand Finance su un campione di 200 brand.

 

notizie della settimana tesla

L’attenzione alla sostenibilità risulta essere un driver di scelta il cui peso non supera il 5%, quindi un fattore con una rilevanza ancora inferiore alla qualità e al prezzo. Emerge tuttavia una forte attenzione a questo valore da parte dei consumatori.

Notizie da Ninja: Ceres celebra i baristi con una collezione di figurine

Da sempre, il marchio di birra danese li considera una categoria indispensabile per i luoghi di aggregazione e vere e proprie icone.

notizie ninja Ceres

Una collezione esclusiva alla quale si aggiunge una limited edition di Ceres Strong Ale che comprende 21 bottiglie, ciascuna dedicata ad un “capocannoniere” del bancone.

Black Friday, acquisti online su dell’8%…

Nella settimana delle offerte, tra Black Friday e Cyber Monday, gli italiani spenderanno online circa 2 miliardi di euro.

I numeri sono quelli riportati dall’Osservatorio B2c del Politecnico di Milano.

…e le campagne dei big da rivedere

Uno dei momenti più attesi dell’anno in cui tutti sono pronti a darsi a spese folli: carte alla mano e click veloci e compulsivi per gli acquisti.

E i brand non perdono l’occasione di coinvolgerci con storie che lusingano i nostri portafogli.

 

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8 errori sui social media che le aziende dovrebbero evitare nel 2023

Il panorama dei social media per le aziende si è rimodellato negli ultimi anni e continua ad evolvere rispetto alle ultime tendenze.

In passato, i social venivano utilizzati per tenersi in contatto con amici e familiari e per intrattenersi. Da qualche anno ormai sono diventati una fonte importante di pubblicità e di branding per le imprese.

social media

Le aziende utilizzano i social media per commercializzarsi e raggiungere un pubblico più vasto. Solo nell’ultimo anno le persone connesse ad internet in Italia sono quasi 51 milioni. Gli utenti attivi sulle piattaforme social sono oltre 43 milioni, il +5,4% rispetto al 2021.

In un mercato altamente competitivo come quello italiano i brand si sforzano quotidianamente per utilizzare al meglio ogni tecnologia e piattaforma, dai Meta Business Tools a LinkedIn Marketing Solutions, passando per TikTok for Business.
Tuttavia quando le aziende iniziano a utilizzare i social media per commercializzare i loro prodotti e servizi, commettono alcuni errori nel processo. Vediamo quali sono le principali disattenzioni, quelle da evitare se si vuole battere la concorrenza.

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1. Nessuna social media strategy in corso

Per prima cosa, non avere un piano di social media marketing operativo può costare caro. La maggior parte delle aziende non riesce a creare una strategia di social media marketing quando inizia a fare attività sui social e di questo sicuramente se ne pentirà in seguito.

Avviare una presenza strategica sui social aiuta a comprendere meglio il comportamento, i bisogni e i desideri dei (potenziali) clienti, le simpatie e le antipatie, gli interessi e i punti di debolezza.

Questi dati permettono di elaborare una strategia di contenuti adatta a cui sarà sicuramente fondamentale aggiungere:

  • Uno schema degli obiettivi sui social media per ciascuna piattaforma
  • In che modo saranno utilizzati i vari canali per raggiungere questi obiettivi
  • I contenuti da pubblicare
  • Una chiara suddivisione dei compiti all’interno del team social
  • Le metriche che traccerai per convalidare il raggiungimento degli obiettivi e il successo
  • Spazio per le osservazioni e le analisi per inserire i dati nel processo di miglioramento continuo della strategia

LEGGI ANCHE: Dimensioni immagini social 2023: la guida aggiornata

2. Non essere consapevoli del proprio pubblico

Immaginiamo di creare una strategia di social media per tutti i social network e di metterla in atto. Dopo un mese, i dati di copertura e coinvolgimento non superano le aspettative. Il problema? Forse stiamo prendendo di mira il pubblico sbagliato. Schivare il passaggio di consapevolezza del pubblico di destinazione non porterà da nessuna parte. La strategia sui social media senza la conoscenza dell’audience potrebbe trasformarsi in un flop.

social media

Sarà dunque necessario comprendere prima i dati demografici, i sentimenti e i vari modelli comportamentali. In questa fase sarà sicuramente importante incrociare l’utilizzo di più strumenti social per comprendere le esigenze e per ottenere informazioni sulla percezione del marchio da parte del pubblico.

LEGGI ANCHE: Tool, idee e strategie di Content Marketing per catturare (tutti) gli utenti

3. Non coinvolgere adeguatamente il pubblico

Un altro errore comune che le aziende commettono nella attività di social media marketing è di non coinvolgere il proprio pubblico. Non solo il coinvolgimento è un fattore di ranking, ma migliora anche la reputazione del marchio risolvendo le domande dei clienti sui forum pubblici. Interagire costantemente con il pubblico aiuta a creare fiducia e migliora la fidelizzazione dei clienti.

Mantenere delle relazioni costanti con clienti e follower, interagire spesso con loro, dovranno essere dei mantra. Tuttavia, occorre essere saggi per sapere a quali commenti rispondere e a quali no. Non tutti i commenti sui social hanno bisogno di una risposta o necessitano di una particolare attenzione. Le sezioni dei commenti ogni giorno sono invase da messaggi di spam e commenti negativi dannosi (alcuni autentici, altri fake). Questi commenti sono da gestire in maniera intelligente, poiché possono creare o distruggere la reputazione di un brand.

4. Prendere alla leggera spam e commenti negativi

Spam e commenti negativi possono annacquare tutto l’eccellente lavoro svolto sui social media. È fondamentale maneggiarli con cura.
Alcune persone pubblicano commenti dannosi solo per il gusto di farlo. Un cliente insoddisfatto si sente quasi in dovere di condividere la sua delusione e la brutta esperienza con un azienda su canali pubblici come Instagram, Facebook o Recensioni di Google.

Anche se non possiamo impedire loro di pubblicare recensioni negative, possiamo provare alcuni suggerimenti per gestire le richieste in maniera professionale e forse anche convertirle in positive. Nascondere i commenti su Facebook è un modo per affrontare tali scenari e proteggere la reputazione del proprio marchio, ma non sempre funziona.

5. Il piano è incoerente

Un’azienda incoerente nella pubblicazione di contenuti sui social media trasmette un messaggio preciso ai propri clienti: l’azienda semplicemente non si preoccupa del pubblico. I vantaggi di avere una presenza attiva sui social sono innumerevoli, l’incoerenza può far perdere i clienti esistenti oltre a rendere difficile la possibilità di attirarne di nuovi.

Un account che pubblica una volta al mese circa, non sta facendo bene il suo lavoro. Occorre pertanto pubblicare contenuti in orari ben pianificati, prendendo sul serio l’intera attività social, in modo che i follower potranno fidarsi dell’azienda.

Un solido 76% dei marketer ha citato gli strumenti di automazione per ottenere un ROI positivo entro un anno dalla loro implementazione. Avere uno strumento professionale di automazione social può rivelarsi efficace per migliorare la produttività.

6. Dare priorità alla quantità rispetto alla qualità

Quante volte abbiamo sentito la frase “dare priorità alla qualità rispetto alla quantità”? Lo stesso vale per i social. Non si tratta del numero di post che vengono pubblicati in un giorno o in una settimana, ma del risultato di questi contenuti. Ricorda, pubblicare cinque post di alta qualità che si convertono in dieci clienti in una settimana è meglio che pubblicare tre post al giorno con dieci commenti e nessun lead qualificato.

social

A seconda del mercato, del comportamento del pubblico e delle tendenze, sarà necessario stabilire la quantità corretta dei post, magari facendo degli A/B Test con i tool di pubblicazione. Questo permetterà di decidere un giusto numero di post a seconda della piattaforma. Spostare l’attenzione sulla qualità, pensare al valore che ciascun post può offrire al pubblico, potrà contribuire a rendere il nostro marchio più affidabile e ben accolto.

7. Non pubblicare al momento giusto

Un altro errore commesso dalle aziende sui social media è postare ogni volta che il post è pronto per la pubblicazione. Se desideriamo un buon coinvolgimento con i nostri post, pubblicare al momento giusto ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi prefissati.

Sebbene non ci siano linee guida sul momento giusto per pubblicare, le statistiche sui singoli account suggeriscono il momento e i giorni migliori per il massimo coinvolgimento di un post o ci avvertono quando i nostri follower sono maggiormente attivi durante la settimana. Per questo sarà necessario confrontare sempre i dati e condurre degli A/B test.

8. Non tenere traccia dei dati

Ultimo ma non meno importante: occorre sempre tracciare i dati, anche se non siamo geni dei numeri basta tenere d’occhio gli insight per rispondere a domande come: Qual è il coinvolgimento sui post? Qual è la percentuale del traffico sul sito proveniente da Facebook, Instagram o LinkedIn? Quante conversioni ci sono attraverso i canali social? Qual è il ROI per la strategia di social media marketing? Ci sono molte altre domande a cui i dati possono rispondere.

Questo genera un vantaggio che ci permette di prendere decisioni mirate su quale fronte impegnarsi di più, quali canali evitare, capire le motivazioni che spingono i clienti verso il marchio, come interagiscono con gli account e altro ancora.

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