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Week in Social: dai messaggi che spariscono su Instagram alla nuova interfaccia di Facebook

Il mondo oggi è diviso su due binari paralleli: chi resta a casa e chi corre più veloce che mai. In questo periodo così fluido, le piattaforme social provano a rimanere al passo con i tempi e ad aggiornarsi o a proporre piccoli, importanti cambiamenti. È tempo di Week in Social.

Facebook e la nuova interfaccia

Solo solo trascorsi dieci anni ed ecco che la prima novità arriva fresca fresca da Facebook.

Dopo tanti aggiornamenti e annunci, arriva la nuova interfaccia di Facebook: più pulita, più immediata e anche nella modalità dark, sempre per quella famosa e annosa questione del risparmio energetico.  Chi l’ha già testata racconta di qualche bug, ma i caratteri più grandi, a quanto pare, rendono tutti più felici.

Facebook dà 100 milioni alle PMI

Non è sicuramente un aggiornamento della piattaforma ma riguarda uno dei social più discussi e famosi di sempre, quindi abbiamo il diritto di riportare qui la notizia.

Mark Zuckerberg ha deciso di mettere a disposizione 100 milioni di dollari destinati alle piccole imprese in tutti e 30 i paesi in cui la compagnia opera.

facebook 100 milioni pmi coronavirusFacebook offre 100 milioni di dollari in sovvenzioni in contanti e crediti pubblicitariper un massimo di 30.000 piccole imprese ammissibili, mai dettagli ancora non sono notizie saranno diffusi sulla landing dedicata non appena disponibili.

LEGGI ANCHE: Emergenza Coronavirus: Facebook mette a disposizione 100 milioni per le PMI

+ 1.00o dollari ad ogni dipendente

Lo ha deciso Mark: mille dollari ad ogni dipendente. Un “piccolo” aiuto per far fronte a questa spiacevole situazione che, chiaramente, interessa tutti. Nessun settore è immune e quindi questo bonus arriva così.

Solo i dipendenti avranno il plus, per tutte quelle spese non previste: babysitter, dogsitter e chi più ne ha più ne metta.

Twitter e il COVID-19

Anche Twitter risente della pandemia ed è per questo che a  livello mondiale ci sono stati milioni di tweet e retweet sul tema COVID-19. Nello specifico, ogni 45 millisecondi c’è un tweet sul coronavirus e ad oggi #Coronavirus è il secondo hashtag più utilizzato del 2020. 

Trovandoci davanti ad una situazione di emergenza, siamo consapevoli che Twitter è una piattaforma che svolge un ruolo importante a livello di comunicazione e che può essere uno strumento significativo per entrare a contatto con un ecosistema sempre più ampio.

Sarà vero o no che arriverà la nuova emoji con le manine che si lavano? Attendiamo!

In breve

Lo avevamo già anticipato, ma continua l’impegno in tal senso e dunque lo riportiamo: Facebook mette su (virtualmente) un vero e proprio centro per sostenere una corretta informazione sulla tematica del COVID-19. Basta fake, siamo tutti molto d’accordo.

Una nuova news da Instagram: il social sta testando una nuova modalità di messaggi diretti che scompaiono. Sì, come le storie e sì, proprio come Snapchat. Ancora non si sa quando tutto questo sarà realtà.

10 errori social media advertising

10 errori di Social Media Advertising da non commettere in una campagna

  • Sui social non è sufficiente applicare le strategie nel modo corretto e saper utilizzare gli strumenti, bisogna anche sapere quali sono gli errori di Social Media Marketing da non commettere
  • Dal targeting corretto all’uso del pixel di Facebook, fino agli A/B test, ecco cosa non dovresti sbagliare nelle tue campagne

 

I consigli sul Social Media Marketing ormai si sprecano. Troviamo facilmente esperti e professionisti pronti a darci dritte e spiegazioni su cosa fare per migliorare la presenza social di un brand o di un’azienda, su come organizzare una campagna di influencer marketing e sulle metriche da monitorare. Quello che manca, invece, è una guida al contrario.

Quali sono gli errori più comuni commessi nel Social Media Advertising?

Abbiamo realizzato una lista con i 10 errori di social media marketing più comuni che uccidono le prestazioni delle tue campagne sui social media, vediamoli insieme.

errori da non commettere nel social media advertising

1. Non comprendere gli obiettivi degli annunci

La prima domanda a cui si dovrebbe rispondere quando si realizza una campagna per i social è: “Perché vuoi pubblicare questa campagna / set di annunci?”.

Hai bisogno di aumentare l’awareness? Speri di aumentare le vendite su un prodotto specifico? Stai costruendo una mailing list? Vuoi contatti qualificati? Comprendere a fondo il motivo per cui desideri pubblicare un annuncio e le opzioni disponibili sulle piattaforme di gestione degli annunci è fondamentale.

2. Il rischio spam

Molti inserzionisti tendono a creare un targeting davvero troppo ampio: età compresa tra i 18 e i 65 anni, in tutto il mondo, con interessi diversissimi. Ecco uno degli errori di social media advertising più comuni.

Anche questo può essere controproducente: la potenza dei social e degli strumenti offerti dalle piattaforme, sta anche nella capacità con cui siamo in grado di utilizzarli per una comunicazione rilevante per gli utenti.

Il targeting degli annunci in base a interessi, area geografica e, in alcuni casi, titolo professionale è fondamentale per campagne che performino. Inoltre utilizzare il pixel di Facebook permetterà di eseguire il remarketing per i visitatori di un prodotto specifico o per l’abbandono del carrello.

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3. Mettere il brand prima dell’utente

Le persone non sono sui social per guardare la pubblicità, dunque creare un annuncio con l’illusione che sarà automaticamente guardato dagli utenti è quanto di più sbagliato si possa pensare. La pubblicità sui social media riguarda un processo di scoperta. Considera la capacità del tuo annuncio di incuriosire o di offrire un suggerimento, un consiglio o un’informazione utile.

Il tuo advertising dovrebbe innanzitutto stimolare l’interazione con il pubblico. In questo senso un copy che inviti a partecipare è un’ottima tattica per aumentare l’engagement: “Commenta se…”; “Se ti piace…”; “Qual è il tuo preferito…?”. Sono tutte formule con cui catturare l’attenzione e invitare al dialogo.

4. Non utilizzare correttamente (o non usare affatto) il remarketing

Se hai installato il pixel di Facebook sul tuo sito web, dovresti anche avere una strategia per usare le informazioni che questo ti fornisce: stai offrendo annunci di Facebook generici a ogni singolo visitatore del tuo sito web, sperando che tornino e trovino un modo per acquistare da soli? Ecco un consiglio utile: crea due set di annunci, il primo orientato a coinvolgere le persone su un determinato prodotto o linea di prodotti. Assicurati di utilizzare il pixel di Facebook nel monitoraggio per ampliare un pubblico in linea con la tua attività. Il secondo per creare il vero e proprio remarketing rivolto solo alle persone che hanno fatto clic sul primo set di annunci e non hanno acquistato.

Sai già che non hanno acquistato, se il tuo pixel è installato correttamente, quindi puoi interrompere la pubblicazione del primo set per chiunque non abbia visitato la pagina di ringraziamento dopo l’acquisto. A loro puoi proporre, ad esempio, la spedizione gratuita, sconti o altri premi per tornare indietro e acquistare subito.

Tieni traccia delle conversioni su questi set e confrontale con le tue vendite.

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5. Sottostimare gli annunci

Facebook ci dà già un’indicazione del pubblico potenziale che è possibile raggiungere con un determinato budget. Ma è bene settare il giusto investimento anche in base al target. Le persone hanno infatti di vedere più volte lo stesso annuncio prima di interessarsene e la ripetizione è essenziale.

Ogni giorno vediamo fino a 5.000-20.000 messaggi pubblicitari e il tempo trascorso su Facebook è di più di due ore al giorno, con una sessione media di 20 minuti. Ci sono 300 milioni di foto caricate ogni giorno su Facebook e queste arrivano proprio al tuo pubblico di destinazione. Pianifica quindi di mostrare il tuo annuncio dalle 8 alle 12 volte prima di ingaggiare un utente. Tieni duro e continua a bussare alla porta del tuo pubblico fino a quando non avrai un appuntamento.

6. Non avere una strategia

C’è una vera e propria scienza dietro l’ottimizzazione di ogni singola opzione pubblicitaria su Facebook e Instagram. Il segreto come in ogni disciplina matematica è sperimentare: modifica il target se necessario, prima di lanciare la tua campagna crea A/B test su pubblici più piccoli e solo dopo aver individuato l’annuncio che performa meglio, dai un boost alla spesa pubblicitaria.

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7. Usare gli user generated content senza autorizzazione

È così allettante la possibilità di utilizzare i contenuti dei fan nella tua pubblicità. I tuo follower infatti stanno scattando foto, creando contenuti e promuovendo il tuo brand in modo del tutto spontaneo con la loro rete di amici. Gli UGC sono considerati uno dei messaggi di vendita più affidabili dagli utenti, ma per usarli nella tua strategia devi innanzitutto ottenere l’autorizzazione a farlo. Cerca modi originali per integrare questi contenuti nella tua strategia paid, in modo da avere un ulteriore ritorno di visibilità da parte degli utenti stessi.

8. Non sfruttare al massimo la creatività

Non puoi essere pigro quando si tratta di social media e creatività: anche se richiede più lavoro, creare caroselli o annunci multi-foto può portare a performance decisamente migliori. Questi formati infatti ti consentono di non lanciare solo un messaggio, ma di raccontare una vera e propria storia e coinvolgere più facilmente il pubblico.

Se non ne sei proprio capace, allora punta sulla CTA: scegli un copy allettante e super breve, per acchiappare subito i clic del tuo pubblico. Ad esempio potresti puntare su una promo o uno sconto particolare per un breve periodo di tempo.

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9. Non puntare sulla brand awareness

Spesso si leggono testimonianze su quanto sia semplice vendere grazie a Facebook. Ma è un errore pensare che basti fare pubblicità sui social media faccia automaticamente vendere di più. La pubblicità sui social andrebbe considerata in termini più olistici. E in questo senso anche la brand awareness dovrebbe rientrare tra gli obiettivi primari.

Se tutti i tuoi annunci punteranno su “compra”, “acquista” e “clicca” senza proporre alcun contenuto rischierai di perdere terreno in termini di reputazione e di conseguenza ti giocherai le possibilità di conversione anche delle campagne successive.

10. Puntare tutto sui “Mi piace”

Certo è bello veder crescere i like sulla propria pagina, contare il numero sempre maggiore di reaction e di condivisioni, ma anche in questo caso, non si può puntare tutto sul “Mi piace”. Tra gli errori di social media marketing più comuni è quello di dimenticare che l’obiettivo finale resta sempre quello di vendere.

Le statistiche mostrano che potrebbero essere necessari da 8 a 10 mesi per passare da un like a una vendita, dunque intrattenere il pubblico offrendo contenuti apprezzabili e rilevanti è giusto, ma è solo un passaggio che ti consentirà di ottenere più dati sul tuo pubblico per creare i tuoi successivi annunci di conversione.

Musica bambino Spotify

Come funziona Spotify Kids, l’app dedicata alla musica per i più piccoli

  • Spotify Kids è come l’app a cui tutti siamo abituati per ascoltare musica, ma con una libreria di circa 8.000 contenuti audio dedicati ai più piccoli e controlli sulle interazioni da parte dei genitori
  • Contenuti e UI cambiano mano a mano che il bambino cresce, così da dare forma a un ambiente costruito su misura dell’età degli utenti
  • Per realizzare l’app ci sono voluti più di 2 anni di ricerca, condotti principalmente da un team di editor che provengono da alcune delle aziende più importanti in ambito di content creation per i bambini

 

Spotify ha rivoluzionato il nostro modo di interagire con la musica ed è evidente come non ci sia posto migliore dove trovare qualcosa da ascoltare. Ma tra i più di 50 milioni di brani presenti sulla piattaforma, quanti di questi possono essere considerati child-friendly? Parliamoci chiaro: di musica su Spotify ce n’è tantissima, ma non tutte le canzoni sono state concepite pensando ai bambini.

Da qui nasce l’idea di Spotify Kids, una versione della celebre app di streaming musicale dedicata ai più piccoli. Annunciata nel 2019, attualmente è disponibile solo in Irlanda (la nazione dove è stata rilasciata la prima versione beta), Regno Unito e Australia. L’intento è quello di fornire la possibilità di un ascolto consapevole e sostenibile anche per bambini e ragazzi, sotto comunque un sapiente controllo dei genitori. Un’iniziativa, quella di Spotify, sicuramente orientata alla famiglia. L’app, non a caso, è disponibile (gratuitamente) solo per chi ha sottoscritto un piano Family.

Spotify Kids Setup from SpotifyCares on Vimeo.

LEGGI ANCHESpotify vuole usare l’Intelligenza Artificiale anche per le playlist dei podcast

Spotify Kids: in cosa consiste

Spotify Kids è un’applicazione che si distingue dalla sua “sorella più grande”. Si comporta come la normale app a cui tutti siamo abituati, ma con una libreria di contenuti ridotta e controlli sulle interazioni che possono essere organizzati direttamente dai genitori dei piccoli utenti.

Le tracce presenti nell’app sono circa 8.000, giudicate da Spotify come adatte all’età di bambini e teenager. La libreria di canzoni, poi, si aggiorna man mano seguendo il ciclo di vita dell’app e di chi la utilizza. Quando si crea un account all’interno dell’app, infatti, si inserisce l’età dell’utente e si specifica con che tipologia di musica si vuole interagire. Spotify Kids, poi, provvederà a rendere disponibili le playlist migliori per l’età dell’ascoltatore.

I quindicenni, quindi, non saranno costretti ad ascoltare Baby Shark. Anche per bambini più grandi o teenager, comunque, vige la regola di “nessun contenuto esplicito” nelle canzoni per loro disponibili.

Musica bambino Spotify

Questo approccio alla progettazione e le conseguenti caratteristiche mutevoli dell’app sono sicuramente uno dei punti di forza. Se consideriamo “bambini” tutti quelli nella fascia tra 1 e 18 anni, stiamo facendo riferimento a un gap generazionale molto ampio. E anche se pensiamo a specifici cluster che fanno riferimento ai periodi scolastici (ad esempio le scuole elementari, 6-11 anni), le differenze al suo interno si notano ancora, e molto, sia in termini di comprensione orale che scritta, oltre che per quanto riguarda i gusti e i comportamenti personali.

Differenziare il prodotto per garantire un’esperienza ottimale a seconda dell’età del target, quindi, è stato sicuramente uno tra gli aspetti vincenti per il design di Spotify Kids.

Spotify Kids

La sfida: progettare per un’esperienza completamente dedicata ai più piccoli

Spotify Kids è nata dal desiderio di creare un parco giochi del suono, solo per bambini – di costruire uno spazio dove i più piccoli possono esplorare le loro canzoni e storie preferite in un contesto che li fa divertire” – sono queste le parole usate da Alex Norström, Chief Premium Business Officer di Spotify, per descrivere Spotify Kids. 

La nuova app dedicata ai più piccoli, infatti, è stata concepita pensando solamente a loro, in ogni suo dettaglio. Le tracce audio, private di qualsiasi tipo di pubblicità, sono stati analizzate e scelte sapientemente da un team di editor che, insieme, contano più di 100 anni di esperienza nella creazione di contenuti per bambini. Provengono da realtà come Nickelodeon, Disney, Discovery Kids, Universal Pictures, e hanno avuto il compito di guidare la progettazione per un’esperienza nuova, che darà il benvenuto a una nuova generazione di “listeners”.

Alla progettazione child-centered dei contenuti audio, Spotify Kids aggiunge in quest’ottica anche altre componenti della sua UX. In termini di look & feel, ad esempio, l’app esplode di colori. Le vivaci componenti visuali guidano i piccoli utenti grazie anche a una navigazione semplicissima e testi ridimensionati. Prima di esplorare le funzionalità, si può anche personalizzare l’app con il proprio avatar e colore preferito. Ecco che quindi ci si trova davanti a qualcosa di completamente diverso dall’app tradizionale: Spotify Kids è stata creata partendo dalle capacità cognitive dei bambini, con un risultato che garantisce un’atmosfera divertente, luminosa, familiare, giocosa.

Spotify Kids UI

La UI, poi, varia insieme ai contenuti proposti nell’app. Per esempio, le illustrazioni per i bambini più piccoli sono caratterizzate da linee più morbide e basate su personaggi, mentre i contenuti visuali per i ragazzi più grandi sono più realistici e dettagliati. Questo perché anche la percezione di forme, testi e colori varia in base all’età. I bambini più piccoli, ad esempio, tendono a essere attratti dai colori primari o comunque da quelli più luminosi, perché la loro vista si sta ancora sviluppando. Man mano che l’utente cresce, però, i colori primari potrebbero non essere sufficienti per garantire un’esperienza soddisfacente.

Ecco, quindi, che va ripensata la palette sperimentando con nuove tonalità e sfumature. E per quanto riguarda il testo? Va da sé che dimensione del font e altre caratteristiche non vanno pensate come se si stesse progettando per un adulto. E non si tratta solo di visual design: progettando un’app come Spotify Kids si è pensato anche a un vocabolario semplice e intuitivo, oltre a ridurre al minimo i contenuti più descrittivi.

In ogni caso, quando ci si dedica alla progettazione per i bambini come nel caso di Spotify Kids, si deve considerare che il loro sistema cognitivo è ancora in fase di sviluppo. Le loro abilità di ragionamento, infatti, sono più deboli di quelle degli adulti. Come insegna il Nielsen Norman Group, “per aiutarli a utilizzare un’interfaccia, i design dovrebbero mostrare istruzioni chiare, specifiche, sfruttando i modelli mentali dei bambini e le loro conoscenze pregresse”.

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Musica, UX e bambini

La ricerca e gli eventuali sviluppi futuri

Il lancio di questa novità, ad ogni modo, non ha comportato pochi sforzi per Spotify. Spotify Kids è il risultato di più di 2 anni di ricerca, che sta continuando grazie alle interazioni quotidiane degli utenti che hanno scaricato la nuova app nelle nazioni in cui è stata rilasciata. I dati che sono stati utilizzati provengono da un grande numero di organizzazioni in giro per il mondo. Il contributo, poi, è stato dato anche da moltissimi genitori che hanno collaborato alla creazione di un prodotto fatto su misura per loro e per i loro bambini, per la famiglia.

La nuova app, infatti, non soddisfa solo i bisogni dei bambini ma anche dei loro genitori. Questi ultimi, infatti, potranno dormire sonni tranquilli, avendo pieno controllo sui contenuti con cui i loro figli potranno interagire.

L’esperienza per cui il team di Spotify ha lavorato è dedicata alle famiglie ed è grazie a quest’ultime che l’azienda vuole migliorare. Gli obiettivi per il futuro, infatti, riguardano miglioramenti sui controlli parentali per consentire maggiore personalizzazione. Inoltre, si parla di allargare l’esperienza di ascolto oltre la musica, ampliando la libreria ad audiolibri e storie e includendo podcast. Attualmente non sembra che ci si voglia spingere fino all’integrazione di assistenti virtuali come Alexa e Google Home, sulla cui interazione con i bambini si sta iniziando a parlare molto.

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Emergenza Coronavirus: Facebook mette a disposizione 100 milioni per le PMI

Tutte piattaforme social si sono attivate in modi diversi per fronteggiare i differenti rischi derivanti dalla pandemia.

Hanno adottato misure per arginare la disinformazione, hanno offerto quote di annunci gratuiti alle aziende e, nel caso di Facebook, hanno fatto qualcosa di più. Anche perché la presenza ormai globale del social per antonomasia è collegata alla proprietà di almeno quattro strumenti fondamentali di connessione tra le persone, con Facebook, appunto, ma anche con Instagram, WhatsApp e Messenger.

Mark Zuckerberg ha deciso di mettere a disposizione 100 milioni di dollari destinati alle piccole imprese in tutti e 30 i paesi in cui la compagnia opera.

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Facebook Small Business Grants Program

Naturalmente al denaro si accompagna anche un programma per dare supporto a queste realtà, le più colpite dalle conseguenze economiche dell’epidemia di Coronavirus. Una vera e propria piattaforma dedicata con consigli utili e corsi di formazione.

“Abbiamo ascoltato le piccole imprese per capire come possiamo aiutarle al meglio. Abbiamo sentito, forte e chiaro, che un sostegno finanziario potrebbe consentire loro di tenere le luci accese e pagare le persone che non possono venire a lavorare”, ha fatto sapere su Facebook Sheryl Sandberg, direttrice operativa del social network. “Ecco perché oggi Facebook investe 100 milioni di dollari per aiutare 30 mila piccole imprese in oltre 30 Paesi in cui i nostri dipendenti vivono e lavorano”.

As the COVID-19 outbreak escalates, our focus has been on keeping people safe and informed by making sure everyone has…

Pubblicato da Sheryl Sandberg su Martedì 17 marzo 2020

Chi è idoneo?

Facebook offre 100 milioni di dollari in sovvenzioni in contanti e crediti pubblicitari per un massimo di 30.000 piccole imprese ammissibili, ma i dettagli ancora non sono noti e saranno diffusi sulla landing dedicata non appena disponibili.

Il programma comunque punta a raggiungere questi obiettivi:

  • supportare la forza lavoro dell’azienda
  • aiutare con i costi di affitto
  • connettere le imprese con più clienti
  • coprire i costi operativi

Le domande cominceranno ad essere accettate nelle prossime settimane. Nel frattempo, è possibile registrarsi per ricevere maggiori informazioni quando saranno disponibili.

Week in Social: dal crossposting delle Facebook Stories ai link su TikTok

In un momento in cui è vitale fermarsi, e restare a casa, il web corre veloce, tra crowdfunding per gli ospedali, brand che mettono a dispozione librerie digitali, corsi online, camminate virtuali, maratone in streaming, podcast e iniziative che mantengono viva la cultura.

Anche il mondo dei social non si ferma. Torna, puntuale come ogni settimana, la nostra Week in Social.

Facebook lavora su Stories, Gruppi e VR

Parliamo ancora di stories. Mentre fino a oggi era possibile condividere le stories di Instagram su Facebook, ma non il contrario, pare che Facebook permetterà presto di condividere le stories di Facebook su Instagram.


Le stories non sono l’unico tool a cui sta lavorando Facebook. Negli ultimi due anni, i gruppi sono cresciuti molto. Per questo la piattaforma mette a disposizione dei leader delle community un nuovo programma: Community Accelerator.

“Un programma di sei mesi che fornisce formazione, tutoraggio e finanziamenti per aiutare i gruppi a crescere. Con l’aiuto di esperti, i community leader selezionati trascorreranno tre mesi imparando come far crescere la loro community e raggiungere i loro obiettivi”.

E sempre a proposito di trend, gurda come sta procedendo il lavoro di Facebook sulla piattaforma VR, Horizon.

TikTok aggiunge url esterne ai clip

Qualche settimana fa ti abbiamo parlato dell’introduzione dei link in bio sui profili TikTok. La app continua a testare nuove feature e introduce la possibilità di inserire link a Wikipedia, Yelp o TripAdvisor nei post video.

LinkedIn e il coronavirus

Ti abbiamo già parlato delle misure che i social stanno adottando negli ultimi, difficilissimi, giorni. Arriva anche LinkedIn. Oltre ad aver aggiornato la piattaforma, per permettere agli utenti di restare informati, ha creato un Trending News, per mettere in evidenza aggiornamenti da parte di fonti affidabili, come l’Organizzazione mondiale della sanità e il Center for Disease Control and Prevention.

Non solo. LinkedIn metterà a disposizione corsi gratuiti sui temi della produttività, il lavoro a distanza, le relazioni in tempi in cui non è possibile vedersi face-to-face.

In ultimo, LinkedIn ha lanciato delle playlist su Spotify, come colonna sonora per il tuo percorso di ricerca lavorativa. Le playlist sono divise in topic, come “Women at Work”, “Never Give Up” e “Refine and Focus”.

Instagram porta lo streaming su IGTV

Come riportato dall’esperta di ingegneria Jane Manchun Wong, Instagram sta testando un’opzione per condividere gli streaming di Instagram direttamente su IGTV non appena terminato il live.

Vediamo se questo darà una ulteriore spinta ai tuoi contenuti e se arriveranno altre news su questo fronte.

YouTube contro la disinformazione

YouTube ha fornito un aggiornamento sulle sue ultime misure per combattere la disinformazione sul coronavirus e tenere informati i suoi utenti durante la crescente crisi. La principale iniziativa riguarda i pannelli informativi che indirizzano gli utenti verso fonti autorevoli, fornendo, allo stesso tempo, crediti pubblicitari agli organi competenti.


Come spiegato da YouTube:

“Stiamo utilizzando la nostra homepage per indirizzare gli utenti all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) e altre organizzazioni locali autorevoli in tutto il mondo per garantire che gli utenti possano trovare facilmente gli aggiornamenti”. 

 

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#IoRestoaCasa: ecco le risorse gratuite messe a disposizione dalle aziende italiane per l’emergenza Coronavirus

Progetti, piani, percorsi da seguire. Sono gli elementi che ci permettono di avere un’idea chiara della direzione in cui vogliamo muoverci e del modo in cui vogliamo crescere e trasformare il nostro futuro. Questo almeno in tempi ordinari. Quando però ci troviamo ci si presenta una situazione straordinaria da fronteggiare, bisogna essere dei veri Ninja per trasformare l’ostacolo in una opportunità.

Così, le misure straordinarie del governo, che ci impongono di restare in casa, lavorare da remoto e limitare i contatti interpersonali, possono diventare, ad esempio, il primo passo per un nuovo percorso di formazione personale come quello di Ninja Academy valido per ottenere un Certificato Professionalizzante.

Per tutti, professionisti e aziende, sono moltissimi i servizi a disposizione oggi anche grazie all’iniziativa Solidarietà Digitale promossa dal Ministro dell’Innovazione.

Stai pensando di cogliere questa occasione? Abbiamo raccolto una serie di risorse utili, tra quelle messe a disposizione, per lavorare, studiare, intrattenersi e restare informati.

#IoRestoaCasa

Tutte le Free Masterclass di Ninja Academy

Vuoi utilizzare il tempo in casa per approfondire e accrescere il tuo bagaglio di competenze digitali? Parti da qui: una serie di masterclass gratuite di Ninja Academy, a tua disposizione subito, come primo step di un percorso che potrebbe perfino portarti a una certificazione riconosciuta.

Li abbiamo suddivisi per argomento e li trovi tutti qui.

Social Media Marketing

?[Social Media & SEO]

Filippo Giotto – Luca De Berardinis
La formula della visibilità sul web

?[Social Media Storytelling]

Francesco Gavatorta – Valentina Falcinelli
Come raccontare una storia digitale: regole e case study

?[IGTV, Stories & Live]

Tommaso Sorchiotti – Claudio Gagliardini
Il ruolo dei video nel futuro di Instagram e Facebook

?[ Facebook Strategy]

Roberta Pinna
La guida per vincere su Facebook

?[Investire in Facebook Ads]

Francesco Colicci
Come e perché fare pubblicità su Facebook

?[Social Media Planning]

Veronica Gentili
Realizzare una strategia sui Social Media come un professionista

?[Social Media Advertising]

Francesco Colicci
Le funzionalità del Business Manager che dovresti conoscere

10 competenze social media manager

Digital Marketing

?[Funnel Marketing]

Luca Barboni
Strumenti e tecniche per migliorare le conversioni

?[Landing Page e A/B Testing]

Raffaele Gaito
Come costruire e migliorare pagine web che convertono

?[Web Analytics Ninja]

Miriam Bertoli – Gianpaolo Lorusso
Le metriche vitali per ogni business digitale

?[Blockchain e Token Digitali]

Alessandro Palombo – Marcello Mari
Come le cryptovalute stanno rivoluzionando la raccolta fondi

?[Digital Conversion & Funnel Marketing]

Emanuela Zaccone – Giuliano Ambrosio
Strategie, piattaforme e strumenti per trasformare utenti in clienti

?[Digital Advertising Trend]

Marco Magnaghi – Veronica Gentili
Facebook, Mobile & Google Ads (ex AdWords): come migliorare le tue campagne online

?[Customer Journey e Brand Loyalty]

Claudia Temeroli – Michela Parziale
Come costruire il percorso dalla lead generation alla fidelizzazione

?[Vendere prodotti digitali]

Alessio Pieroni
Le migliori tecniche di lancio, automation e growth hacking

?[Digital Advertising Strategy]

Marco Magnaghi
Gli strumenti per gestire le campagne paid come un Ninja

content marketing

Content Marketing

?[Content Strategy & Customer Journey]

Alberto Maestri, Francesco Gavatorta, Valentina Falcinelli
Progettare piani editoriali per ogni touchpoint digitale

?[Le metriche del Content Marketing ]

Alberto Maestri
Strumenti e reportistica per chi si occupa di contenuti digitali

?[Content Inspiration]

Alberto Maestri
Lasciati ispirare dai migliori esempi di contenuti digitali

?[Content Strategy]

Sara Poma
Le caratteristiche dei contenuti di successo

content strategy

SEO & SEM

?[SEO per Landing Page]

Luca De Berardinis – Fabio Di Gaetano
Come impostarne struttura e testi per essere primi su Google

?[Google Analytics Ninja]

Gianpaolo Lorusso
Le funzionalità avanzate che non puoi non usare

?[SEO Strategy]

Ale Agostini
Essere primi su Google

?[Google Ads ROI]

Gianpaolo Lorusso
Massimizza i risultati delle tue campagne di advertising

e-commerce management

eCommerce

?[eCommerce Ninja]

Roberto Albanese – Andrea Missori – Giovanni Cappellotto
Costruire un vantaggio competitivo e differenziarsi dalla concorrenza

?[eCommerce Analytics]

Daniele Vietri, Giovanni Cappellotto
Le metriche vitali di ogni shop online

?[eCommerce Performance]

Damiano Ferraioli – Jacopo Pasquini – Luca Barboni
Come ottimizzare le conversioni di un negozio online

?[Instagram per l’eCommerce]

Daniele Vietri
Come convertire i like in vendite

Health e intelligenza artificiale

Tutte le Free Masterclass di Ninja Academy per te

E se ancora non ti basta, puoi anche seguire:

?[Introduzione al Neuromarketing]

Laura Pirotta
Come le neuroscienze influenzano chi acquista online

?[Intelligenza Artificiale: guida alle opportunità per il tuo business]

Gianluca Mauro
Lo stato dell’arte, le applicazioni pratiche e i migliori case study

I video di ADWorld Experience

ADWorld Experience mette a disposizione di tutti in modo gratuito i video degli esperti e delle tavole rotonde degli eventi degli ultimi anni. Una raccolta super interessante per chi si occupa di Advertising online, SEO & SEM e più in generale di Digital Marketing. E per un giorno sono disponibili in modo gratuito anche quelli paid.

I servizi smart di TIM

Anche TIM prosegue con le iniziative volte a sostenere le aziende italiane, grandi e piccole, e i professionisti, in questo momento di difficoltà. Dopo aver messo a disposizione dei clienti mobili 100 Giga gratuiti per 30 giorni, mette in campo per clienti fissi e mobili un set di servizi evoluti che agevolano lo svolgimento dell’attività lavorativa a distanza:

  • TIM Work Smart, per lavorare in smart working ed effettuare web e audio conferenze, da smartphone e PC gratis fino al 30 giugno 2020, con disattivazione automatica senza costi alla scadenza.​
  • TIM ID (identità digitale SPID), per accedere direttamente da casa ai servizi della Pubblica Amministrazione abilitati. Per usufruire del servizio occorre effettuare la videoidentificazione, gratuita fino al 30 giugno 2020. Il servizio è gratis per sempre. ​

I servizi possono essere richiesti gratuitamente su digitalstore.tim.it. E sul Digital Store è possibile trovare gratuitamente altri servizi pensati per il lavoro a distanza come per esempio Virtual Fax, Video Chat e molto altro.

Gartner: La Resilienza per Reagire Alle Sfide del 2020

Gartner ha messo a disposizione di tutte le aziende un webinar di un’ora con una panoramica sulle analisi continuative e sul supporto a centinaia di clienti in tutto il mondo che stanno affrontando l’emergenza di Covid-19, per offrire alla aziende utili strumenti in questa fase di crisi anche per l’economia e il business.

Rinascita Digitale

Dal 16 marzo al 3 aprile, professionisti, esperti, ricercatori e innovatori si alterneranno in diretta con un progetto di formazione gratuita non-stop. Una maratona in streaming dedicata a sviluppo d’impresa e gestione finanziaria, smart working e digital transformation, comunicazione digitale e marketing.

Il supporto a scuole ed enti di Skillando – Digital Volunteering

Skillando – Digital Volunteering ha messo a disposizione strumenti e competenze a supporto di scuole, enti ed organizzazioni no profit che hanno bisogno di aiuto digitale.

Visibilità online senza bisogno di investimenti

Matteo Gasparello ha raccolto 65 risorse gratuite di marketing che possono aiutare piccole e medie imprese a ottenere visibilità online senza bisogno di investimenti.

I corsi di Mosaicoelearning

Mosaicoelearning mette a disposizione di tutti tre corsi gratuiti per stare vicini anche da lontano in questi giorni di quarantena.

I corsi per ritrovare la concentrazione, prepararsi alla crisi e distinguere le fake news dalle notizie vere sono:

I video di Marketing Business Summit

Marketing Business Summit ha creato un pacchetto di alcuni video selezionati dalle passate edizioni, per approfondire e continuare a formarsi.

digitalizzazione imprese

Solidarietà Digitale

Promossa dal Ministro dell’Innovazione, l’iniziativa ha riscosso un enorme successo, sia tra le aziende che hanno offerto i propri servizi che tra chi ne sta giù usufruendo. Si va dalle piattaforme per le lezioni da remoto, a Giga di navigazione mobile gratuita. Ne abbiamo parlato più nel dettaglio qui, ed è possibile vedere l’elenco di tutti i servizi disponibili sul sito ufficiale.

La formazione online gratuita di Web Marketing Festival

Oltre 400 video didattici sono disponibili sul canale YouTube del Festival, con tematiche che spaziano nel campo dell’innovazione digitale e del web marketing.

Inoltre sono disponibili anche una serie di corsi online e webinar per gli insegnanti di scuole superiori  e università, per avvicinare i meno esperti al mondo della didattica digitale.

I corsi di Docebo

Docebo, in collaborazione con GO1, ha aggiunto al catalogo Docebo Content quattro nuovi corsi eLearning gratuiti sul tema del Coronavirus:

  • “Controllo dell’infezione da Coronavirus” di Echo3 Education
  • “10 minuti di consapevolezza della pandemia” di Learning Planet
  • “Prevenzione e controllo delle infezioni” di Sentrient
  • “COVID-19 – Assistenza sanitaria/Assistenza agli anziani” di CQI Internet Solutions Pty Ltd

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social media manager coronavirus

Come cambia il ruolo del Social Media Manager in situazioni di emergenza (e cosa puoi fare adesso)

  • Le migliori soluzioni utili ai social media manager per superare la crisi del COVID-19
  • Non fermare i canali social: smonta il piano editoriale e fanne uno nuovo

 

Ebbene sì, mentre eravamo nel bel mezzo della nostra campagna social arriva il COVID-19. Eravamo pronti a tutto, ma a questo proprio no. Come Social Media Manager nel piano di crisis management le avevamo pensate tutte: crisi reputazionali, crisi finanziarie, ma proprio la pandemia non ci era neanche saltata per le sinapsi.

E ora che si fa? Cosa pubblico sui canali social del mio brand in questo momento? Continuo con la solita pianificazione oppure sto zitto?

Caro amico social media manager, la prima cosa che possiamo consigliarti è quella di respirare! Poi armati di tutta la tua forza, prendi il tuo PC e da casa inizia a farti la domanda più importante in questi giorni: “Come posso essere utile?”.

È una domanda che dovremmo porci sempre, ma in questo periodo ancora di più; è una domanda ricca di responsabilità, tutti dovremmo porcela in questo momento, ma tu – che sai cosa vuol dire responsabilità – dovrai portela più di tutti perché hai in mano il potere dell’informazione, un’arma potentissima che ci serve per vincere la battaglia di queste ore contro il COVID-19.

Il piano editoriale al tempo del COVID-19

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La prima cosa da fare è smontare il piano editoriale che avevamo previsto. Non possiamo far finta che nulla sia successo, è inevitabile rivedere i nostri piani.

In questo caso è importante capire cosa dire. Il primo consiglio lo rivolgiamo oggi ai ristoranti, bar e attività commerciali che in questo momento devono necessariamente chiudere i battenti: non fermate anche i vostri canali social, continuate a mantenere la relazione con i vostri clienti. Ad esempio, se gestite la pagina di un bar o di un ristorante, potreste creare dei post con alcune ricette dei vostri piatti oppure promuovere la consegna a domicilio se è un servizio per cui siete attrezzati.

La cosa utile in questo momento è dare consigli su cosa si può fare stando a casa. Abbiamo un eCommerce? Bene! Quale momento migliore per promuovere la consegna gratuita?

Banche, Poste, dovrebbero ora più che mai promuovere l’accesso ai servizi digitali, così da diminuire gli assembramenti.

Come abbiamo detto, la domanda da porci è “Come posso essere utile?”. Ogni nostra comunicazione in questo momento deve andare in questa direzione. In questo momento le priorità delle persone sono cambiate, dobbiamo cambiarle anche noi.

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web marketing digital strategy

L’impatto del COVID-19 sui KPI di business

Siamo arrivati al momento della resa dei conti. Chi ha sviluppato una strategia multicanale, saprà che avrà un calo importante dal mondo fisico, ma un incremento del digitale.

Nessuno poteva aspettarsi questa situazione quando ad inizio anno abbiamo definito le metriche e i KPI. Ora è arrivato il momento di essere agili, leggeri e non farsi prendere dall’ansia di un’idea geniale.

Non servono idee geniali, servono soluzioni utili. Serve responsabilità, serve comprensione.

Questa emergenza sanitaria avrà un impatto forte sull’economia del paese e coinvolgerà soprattutto le piccole e medie imprese. Però abbiamo un valore che non si può distruggere in pochi mesi: quello del nostro brand. Un valore che in questo momento possiamo rafforzare se ci dimostriamo un brand responsabile.

In questo momento quindi possiamo lavorare sulla consideration del brand, è un progetto a lungo termine, ci vuole molto impegno per accrescere la reputazione di una marca. Questo è il momento di dimostrare che siamo vicini ai nostri clienti anche a distanza, prendiamoci cura di loro, anche con piccoli gesti utili a trascorrere il tempo in casa.

Caro amico social media manager, questi sono i consigli che abbiamo voluto darti per superare questo momento. Ti passiamo tutta la carica di un guerriero Ninja per affrontare questo momento, finirà presto!

Smart Working e Solidarietà Digitale: strumenti e iniziative per il lavoro al tempo del Coronavirus

  • Con “Solidarietà Digitale”, l’iniziativa del Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, imprese e associazioni hanno messo a disposizione servizi digitali gratuiti. Lo scopo è migliorare la vita di tutte le persone che stanno subendo un mutamento della propria quotidianità a causa dell’emergenza COVID-19
  • È possibile usufruire gratuitamente di servizi per lo smart working e la connettività fra utenti, ma anche di strumenti di informazione, di istruzione, intrattenimento ed e-learning
  • Dalla multinazionale alla startup: tutti possono offrire la propria soluzione digitale

 

“A fronte del nuovo decreto che ha esteso le misure di prevenzione e contenimento a tutto il territorio italiano, abbiamo deciso di estendere a tutta Italia anche il nostro progetto di solidarietà digitale lanciato nei giorni scorsi”.

Così il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano, ha esteso a tutto il territorio nazionale l’iniziativa “Solidarietà Digitale”, organizzata con il supporto tecnico di AgID, per ridurre l’impatto sociale ed economico in questa Italia completamente “rossa”, attraverso l’offerta gratuita di soluzioni e servizi innovativi da parte delle imprese.

Al fine di poter fronteggiare al meglio questo periodo, nell’ambito delle misure adottate dal Governo per il contenimento, dell’emergenza COVID-19 (Coronavirus), alcuni giorni fa è stato firmato un Dpcm che conferma l’accesso agevolato allo smart working per le imprese: “La modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti”.

Per definizione con smart working si intende “una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.”

In questi giorni infatti lo smart working ha rappresentato una valida risposta alle necessità di molte aziende di poter continuare ad essere produttive e utili, seppur con la maggior parte dei propri dipendenti e collaboratori da remoto. Tuttavia il lavoro agile necessiterebbe, oltre che di strumenti digitali quali pc, tablet e smartphone, anche di piattaforme, software e risorse preziose di condivisione, utili per portare avanti da remoto tutte le attività aziendali: soprattutto di quelle imprese già proiettate nel vasto universo digitale.

Purtroppo non tutte le aziende hanno a disposizione questi strumenti per rendere possibile il lavoro agile.

Solidarietà Digitale

A questo punto entra in gioco “Solidarietà Digitale”: imprese e associazioni hanno messo a disposizione servizi gratuiti, al fine di poter dare il proprio contributo attraverso l’innovazione e la digitalizzazione.

Sul sito web sono offerti servizi per agevolare lo smart working e la connettività fra utenti ma anche strumenti di informazione, di istruzione, formazione ed e-learning. Senza dimenticare piattaforme di gaming ed intrattenimento per i più giovani.

Lo scopo dell’iniziativa è infatti migliorare la vita di tutte le persone che stanno subendo un mutamento della propria quotidianità. Con i tool e i servizi a disposizione è possibile:

  • utilizzare piattaforme di smart working avanzate per pianificare il lavoro da remoto, condividere documenti e dati ed organizzare meeting
  • informarsi, senza uscire di casa, direttamente sul proprio smartphone o tablet attraverso gli abbonamenti digitali gratuiti ad alcune testate giornalistiche nazionali
  • studiare su piattaforme di e-learning, partecipare a lezioni virtuali, condividere materiali utili e gestire lavori di gruppo e verifiche per non rimanere indietro nei rispettivi percorsi di formazione scolastici
  • leggere un libro scegliendo fra le librerie virtuali a disposizione o vedere un film in famiglia su una piattaforma di video streaming on demand
  • usufruire di piani telefonici e di connessione.

Aderire all’iniziativa

Aderire all’iniziativa e fare “solidarietà digitale”, offrendo gratuitamente un servizio o uno strumento per un periodo di tempo limitato, è davvero semplice, compilando il form “Come aderire” in fondo alla pagina.

È giusto ricordare che non è necessario essere un’organizzazione multinazionale per partecipare e condividere uno strumento digitale: basta avere una soluzione che agevoli la quotidianità delle persone di tutta Italia.

La Digitalizzazione e l’innovazione possono rappresentare, soprattutto in un momento come questo momento che sta mettendo a dura prova le vite di tutti, i metodi principali di condivisione e di connessione: con senso civico, responsabilità e usando tutti gli strumenti che la tecnologia ha a disposizione, si supererà questo periodo.

Connessi, ma pur sempre insieme.

TikTok

10 idee creative per realizzare i tuoi video su TikTok (e dare un boost ai tuoi follower)

  • Non più solo giovanissimi su Tiktok: la fascia d’età sale tra i 25 e gli over 35
  • Ecco le migliori strategie per la creazione di video esclusivi per far crescere l’interazione del proprio account!

 

Inizialmente TikTok è nata come app per video musicali con protagonista la generazione Z. Oggi in Italia è un social media alla pari di Facebook, Instagram e Twitter anche quanto a utenti.

Gli iscritti, come afferma ComScore, non sono più solo i giovanissimi ma anche persone comprese nella fascia d’età 25-34 anni e over 35, con un incremento rispettivamente del 258% e 201%, da settembre a novembre 2019.

Le aziende devono quindi tenere conto anche di TikTok per poter investire sull’Influencer Marketing, sapendo che ora possono trovare un bacino di utenti ancora più ampio pubblicizzando all’interno della piattaforma.

Abbiamo quindi raccolto le migliori strategie per creare video esclusivi e far crescere il proprio account, utili non solo ai futuri tiktoker, ma anche ai brand.

1. Video veloci e impattanti

I contenuti di TikTok sono brevi video clip che già dai primi secondi di riproduzione devono essere capaci di catturare l’attenzione degli altri utenti.

Il consiglio è di far divertire, emozionare o stupire la community. I video esagerati sono quasi sempre i più coinvolgenti.

 

@daviddobrikWorld record experiment♬ original sound – daviddobrik

2. Crea contenuti originali

Anche solo adottando le tendenze più popolari, come quella di sincronizzare le labbra al suono delle canzoni del momento, puoi creare contenuti originali su TikTok.

Indossa un costume buffo e divertente, fai ballare il tuo animale domestico insieme a te. Scegli inquadrature singolari, utilizza la vasta gamma di effetti speciali, filtri, adesivi, oggetti di realtà aumentata e musica di sottofondo per supportare il tuo talento creativo.

3. Partecipa alle sfide di TikTok

A spadroneggiare nel 2019 sono state soprattutto due sfide: mostrare il proprio talento e difendere l’ambiente. Con l’inizio del nuovo anno ha riscosso molto seguito la challenge delle emoji. Riprodurre in pochissimo tempo 9 segni dell’alfabeto muto tramite le “manine” delle emoji del cellulare, imitandoli con la propria mano. A seguire la Woah Challenge, ballare in poche mosse una danza “di strada” su una musica predefinita.

Prendere parte alle sfide del momento aumenterà sicuramente la tua visibilità sulla piattaforma perché è quello che seguono maggiormente gli utenti attivi su TikTok. Potresti persino trovare il tuo video nella lista consigliata. Ricorda però che è fondamentale creare prodotti originali per poter emergere.

Chi lancia una sfida alla community riceve un successo immediato: migliaia di like e visualizzazioni.

TikTok consigli

4. Usa hashtag di tendenza

Più hashtag usi, più sarai visibile, ma prima di tutto bisogna valutare e analizzare quelli che sono di tendenza. Guarda gli utenti all’interno del tuo target e vedi quali stanno utilizzando, dopo di che assicurati di usare gli stessi.

Una volta che hai individuato gli hashtag che stanno registrando le migliori risposte e il massimo livello di coinvolgimento, costruisci i tuoi contenuti in modo che il collegamento tra entrambi sia coerente.

 

@ram_csbr333Rula ke gaya ishq tera ? ##BackbenchersOnFlipkart♬ original sound – Ram

5. Didascalie accattivanti per i tuoi video

Per migliorare la popolarità del tuo profilo e il coinvolgimento degli utenti, seleziona accuratamente le didascalie che descrivono i tuoi video. Se riesci ad attirare l’attenzione, avrai più probabilità che i membri della community guardino i tuoi contenuti.

LEGGI ANCHE: Dalle video-ricette alle challenge, TikTok conquista anche il mondo del food italiano

6. Rendi il tuo profilo interessante

Rendi il tuo profilo TikTok interessante facendo emergere i lati più strani e curiosi della tua personalità, a partire dal nome utente. Oltre agli altri utenti, anche i brand potrebbero iniziare a seguirti.

7. Posta i contenuti in modo regolare

Se mai un giorno vorrai diventare un influencer, la regola fondamentale è postare contenuti regolarmente. Il segreto è creare un video ogni 2-3 giorni. Impostare un piano con delle scadenze può aiutarti a rispettarle per essere puntuale con la pubblicazione.

8. Collega TikTok con altri social network

Per dare un boost ai tuoi follower su TikTok puoi aiutarti con altre piattaforme come Facebook, Instagram e Twitter.

Pubblicando i tuoi video su diversi social media puoi raggiungere più persone e dunque una maggiore influenza online.

9. Collabora con gli altri

Collaborare insieme ad altri utenti per creare uno o più contenuti può aiutare a crescere la propria follower base. Ognuno porta con sé il suo pubblico così che tutti possano beneficiare di una nuova visibilità. Un buon esempio è la Hype House di Los Angeles.

LEGGI ANCHE: TikTok Creator Marketplace, come funziona la nuova piattaforma per creators ed aziende

10. Scopri che tipo di video amano di più i fan

Se riesci a scoprire i tipi di video più amanti dagli iscritti di TikTok, potrai raggiungere una certa popolarità in tempi più brevi. Qui sotto alcuni spunti.

Video divertenti sulla danza

I video di danza brevi ma divertenti con gli hashtag corretti hanno molta influenza. Scegli la canzone giusta e avrai successo.

Imitazione di canzoni famose

Scopri le canzoni più note su TikTok e crea videoclip originali prima degli altri.

@zachkingDo you see the glass as half full or half empty?? ##perspective ##magic♬ Glass Half Full Zach King – zachking

Racconta storie brevi e divertenti

Intrattenere gli spettatori raccontando una storia breve e divertente prima di mostrare l’effetto sorpresa del tuo contenuto, è una mossa vincente. Puoi farlo anche con una semplice domanda.

Video simpatici di animali domestici

Tutti amano gli animali e la loro dolcezza ci conquista sempre. Più la loro reazione è autentica, migliore sarà il tuo video.

 

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Bijak sungguh ? . . . #tiktok #tiktokmalaysia #ilovepets #tiktokpets #tiktokanimals #petslover #petslovers #doggo #doggos #doggosdoingthings

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Promuovi messaggi attuali per diventare più popolare

Alcuni utenti promuovono nei loro video temi attuali come l’antirazzismo, la diversità di genere e l’amore per l’ambiente, semplicemente riscrivendo alcune parti di canzoni che sentono di voler cambiare.

Video curiosi

Questi tipi di filmati cercano di mostrare il sentimento di soddisfazione che provano i tiktoker mentre eseguono qualcosa che ritengono essere riuscita perfettamente. Tagliare una torta in modo preciso, una piastrella che si adatta in modo esemplare alla superficie.

 

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this tiktok has been 18 months in the making #TikTok #TikTokDontStop #travel #airport #stopmotion @otbtom

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Esegui un’acrobazia (senza farti male)

Oggi catturare l’attenzione non è facile perché bisogna competere con tanti utenti, ma le acrobazie che creano suspense riescono solitamente a tenere attaccato allo schermo chi ti guarda. Assicurati di non considerare delle trovate pericolose per la tua salute e produci il video migliore.

Mostra l’esecuzione della tua opera d’arte su TikTok

Gli utenti adorano i video di artisti che sanno creare immagini, sculture, fumetti o oggetti artigianali e filmano il processo creativo che dà vita alle loro opere. In questo modo gli autori potranno promuovere il loro lavoro attraverso la piattaforma e acquisire più visibilità a lungo termine.

Anche qui i colpi di scena per esaltare gli spettatori sono graditi.

 

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not so jiggly puff #TikTok #TikTokDontStop #pokemon #jigglypuff #meme #fitness

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ispirazione sui social

Viaggiare (anche attraverso i social) aiuta a ritrovare l’ispirazione

  • Alcuni suggerimenti per trovare ispirazione e creatività nelle capitali europee e non solo
  • I viaggi sono sempre stati una fondamentale fonte d’ispirazione anche ai tempi di Hemingway e Flaubert
  • Molti romanzi classici come “Madame Bovary” sono nati durante i viaggi

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Grandi autori devono buona parte delle loro ispirazioni ai viaggi intrapresi. Ernest Hemingway visse a Parigi, in Africa, Spagna e a Cuba. Oscar Wilde trascorse molti anni viaggiando in Francia e poi in America, principalmente a causa dell’esilio. Persino Mark Twain navigò su e giù per il Mississippi a bordo di una nave a vapore per diversi anni, raccontando il viaggio nell’opera autobiografica Life on the Mississippi (1883).

Non potendo spostarci fisicamente, abbiamo scelto un’altra strada e siamo andati in giro per il mondo (sui social) alla ricerca di qualche meta per dare sfogo all’ispirazione e fare il pieno di creatività.

 

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That’s it. I have to learn how to paint, so I can paint this. #eatyourheartoutmonet #mississipiriver

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Ieri come oggi: i viaggi ispirazionali

Anche oggi viaggiare è uno dei modi più apprezzati per cercare ispirazioni e creatività. Lo scrittore Joe Bunting, autore di Crouwdsourcing Paris (2019), racconta nel Blog personale dei suoi viaggi ispirazionali. Da Parigi alla Cambogia, ha visitato più di 50 destinazioni. Una massima di Benjamin Franklin lo ha convinto a scrivere il libro durante il suo viaggio:

“Scrivi qualcosa che valga la pena di essere letto o fai qualcosa che valga la pena di essere scritto”.

 

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Open At any moment A new idea Might come to Change your life #joement

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Ispirazione e lavoro da remoto: Berlino, il paradiso della digital Boheme

È centro fiorente delle agenzie creative, dell’arte d’avanguardia, della musica techno e del design innovativo e urbano.
Non mancano gli hotspot per lavorare da remoto e gustare lo street food gourmet, per esempio in un Cafè ricavato da un vecchio autobus.

 

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Brunch in a bus! ☕️? Be sure to ask for the bus seating when visiting Cafe Pförtner – ?:@alena_nd

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Barcellona: la capitale catalana dei contrasti

Meta calda e soleggiata sul Mar Mediterraneo, ricca di opere d’arte nel centro storico e al contempo nota per gli studi di design ed illustrazione. Se sei in cerca d’ispirazione, puoi trovare spunto nei contrasti vivaci di Barcellona: il mare e la città, l’innovazione e la storia, Gaudì e Picasso, per citarne alcuni.

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Pont-l’Évêque, Francia: sulle orme di “Madame Bovary”

Il romanziere francese Gustave Flaubert soggiornò in una casa vacanze in Normandia, nel villaggio di Pont-l’Évêque, sulle rive di un lago. I pittoreschi dintorni, il contrasto tra il verde del giardino e l’azzurro del lago, invitano a trascorrere lunghe ore a leggere e rilassarsi.

L’ispirazione favorita dal posto incantevole contribuì a sviluppare il suo stile narrativo, proprio del realismo, nel romanzo Madame Bovary (1856).

 

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#normandie #paysdauge

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LEGGI ANCHE: L’editoria (digitale e non) che comunica con i filtri di Instagram e crea campagne con i book influencer

Da Amsterdam a Copenhagen: tra sostenibilità e creatività

Entrambe le città sono ricche di gallerie e musei, rinomate per essere le sedi di alcune delle migliori agenzie creative. Due capitali nordiche adatte a chi ama la vita in bicicletta.

A Copenhagen per esempio troverai un quartiere verde completamente senza auto. Quest’ultima si colloca tra le principali città europee nel campo digitale e della pubblicità. Nota anche per la sua vivace industria del design e quello stile nordico inconfondibile.

Immersi in un’atmosfera liberale e circondati da deliziosi canali non mancheranno le ispirazioni.

 

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